L’ex giocatore americano ha utilizzato parole molto discutibili per commentare la decisione di Jannik di separarsi da Panichi e Badio

A differenza della maggior parte degli altri big, Jannik Sinner ha superato senza intoppi il suo esordio a Wimbledon non lasciando scampo al suo connazionale Luca Nardi. Il numero 1 del mondo – che ha giocato sul Campo No.1 ieri – è concentratissimo su questo torneo e non vuole distrazioni, sebbene sia finito al centro dell’attenzione mediatica a causa della sua sorprendente decisione di licenziare Marco Panichi e Ulises Badio. Qualche giorno prima dell’inizio del terzo Slam stagionale, il fuoriclasse azzurro ha annunciato la separazione dal suo preparatore atletico e dal suo fisioterapista senza spiegare con esattezza le ragioni di una scelta tanto repentina quanto inaspettata.
Ai microfoni di ‘Tennis Channel’, l’ex numero 1 del mondo Jim Courier ha utilizzato parole molto discutibili per descrivere l’approccio di Sinner: “Non sappiamo esattamente cosa sia successo e forse non lo sapremo mai, ma il sospetto è che Jannik si sia arrabbiato per qualcosa e abbia deciso di andare avanti senza Panichi e Badio. Sinner ha l’aspetto di un gatto calmo e docile, ma in realtà è un assassino a sangue freddo.”
Il 54enne americano ha poi rincarato la dose: “Ha licenziato Riccardo Piatti qualche anno fa, nonostante quest’ultimo fosse come un padre per lui. Dopo aver perso contro Tsitsipas agli Australian Open 2022, ha capito che doveva cambiare qualcosa per rendere il suo gioco più completo. Sentiva di essere indietro ed è per questo motivo che ha ingaggiato Simone Vagnozzi, a cui si è aggiunto Darren Cahill qualche mese più tardi. Adesso è il miglior giocatore al mondo e non si fa certo problemi a gestire i suoi affari come un malavitoso. In un certo senso mi piace il suo approccio.”

