Jaume Munar b. Marco Cecchinato 6-3 3-6 6-1
Diego Schwartzman b. Alessandro Giannessi 6-7 (4) 6-3 6-0
Stessa sorte per Marco Cecchinato che però aveva di fronte un giocatore che sta crescendo molto come il 21enne spagnolo Jaume Munar, attualmente numero 81 ATP ma destinato a ben altre posizioni del ranking. Si allena alla Rafa Nadal Academy di Manacor e, pur senza essere stato baciato dagli dèi del tennis, si sta costruendo due fondamentali solidi dal fondo e un servizio niente male, oltre alle doti di corsa che già si conoscevano. All’Australian Open ha sfiorato il colpaccio con Fognini, a Cordoba gli è riuscito contro un Cecchinato apparso lontano parente di quello ammirato sul rosso l’anno scorso. Falloso, poco incisivo e fantasioso nelle soluzioni, solo nel secondo set ha saputo alzare un po’ il livello di gioco, e tanto è bastato per portare a casa l’incontro. Tuttavia, nel terzo set, appena subìto il break, si è sciolto, senza stare troppo attaccato al match. La sensazione è che, anche per lui, le condizioni abbiano influito sulla sua prestazione (i rimbalzi sulla cancha 1 sono spesso imbarazzanti).
Insomma, da una possibile finale tutta italiana, a due sconfitte non preventivabili. Il primo torneo è spesso il più difficile (anche se Fognini ha avuto tutto il tempo di prepararsi rinunciando alla trasferta indiana di Coppa Davis) ma sarà importante farsi trovare pronti soprattutto nell’ATP 500 di Rio de Janeiro, probabilmente il meno competitivo della sua categoria come campo di partecipazione e che potrebbe permettere a Fognini e Cecchinato di intascare punti preziosi senza dover affrontare top players. Però serve una condizione migliore.
Infine, va sottolineato l’ottimo torneo di Alessandro Giannessi che ha superato qualificazioni e un turno del main draw dopo autentiche battaglie e che ha saputo strappare un set a Diego Shcwartzman. Avanti di un break anche nel secondo set, ha ceduto di schianto, complice anche la fatica accumulata.