Al termine di una battaglia durata quasi tre ore è l’americana a conquistare il secondo titolo Slam della stagione: per Sabalenka ancora una sconfitta in finale

Foto Ray Giubilo

Coco Gauff è la campionessa del Roland Garros 2025! La giocatrice americana supera la numero uno al mondo Aryna Sabalenka con il punteggio di (5)6-7, 6-2, 6-4 dopo 2 ore e quaranta e conquista il secondo titolo Slam della sua carriera dopo lo US Open 2023. La giocatrice americana è stata brava ad attutire la partenza a razzo della bielorussa, giocando un tennis di buona qualità e rimanendo sempre avanti nel punteggio negli ultimi due set dopo aver perso il primo al tie-break. Sabalenka perde così la seconda finale Slam della sua stagione, dopo che agli Australian Open aveva perso contro Madison Keys.

La prima indicazione è data dal tetto, che visto l’assenza della pioggia è aperto e può essere quindi un fattore determinante. Sabalenka sembrava aver chiaro il canovaccio tecnico del match, consapevole di avere una pesantezza di palla superiore a quella della sua avversaria e una maggiore semplicità nel poter tenere il scambio e poi chiudere il punto con un passante piuttosto che chiudendo a rete. La bielorussa si porta avanti 4-1 con doppio break che faceva presagire a un set veloce, ma è proprio a quel punto che inizia una seconda parte di parziale piuttosto complessa per la numero uno al mondo: Gauff risale fino al 4-4, per due volte manda Sabalenka a servire per il set – con tanto di due set point mancati sul 5-4 – ma senza che l’avversaria sfrutti l’occasione. Giunti al tie-break in qualche modo è la bielorussa a trionfare e portarsi a un solo set dal trionfo finale, vincendo per sette punti a cinque e conquistando così il primo parziale dopo un’ora e quindici di gioco. Da sottolineare come Sabalenka abbia portato a casa il set nonostante abbia commesso il doppio degli errori non forzati (32, contro i 16 di Gauff) e con soli 7 vincenti in più, a dimostrazione di come siano stati i dettagli a fare la differenza.

Il secondo set non è altro che una conferma di quanto visto nel primo, con la differenza che stavolta Gauff è perfetta nel capitalizzare le tante occasioni. Stavolta è infatti l’americana a portarsi sul 4-1 con doppio break di vantaggio, con gli ultimi tre game del set che vedono ancora due break – uno a testa – per un 6-2 finale maturato in circa trenta minuti di gioco che lascia poco spazio alle interpretazioni. A sorprendere è il rendimento disastroso di Sabalenka al servizio: perde per due volte consecutive il servizio a zero – nel quinto e nel settimo gioco – e fa registrare un 25% di punti vinti con la prima (3/12).

Il terzo set è probabilmente il più equilibrato dell’intera finale, con Gauff che prima vanifica il break ottenuto nei primi giochi del parziale e poi piazza l’allungo decisivo nel settimo gioco, dove Sabalenka perde per l’ennesima volta il servizio a zero. L’americana da questo punto di vista gioca una partita all’insegna della continuità e della capacità di sfruttare i diversi passaggi a vuoto dell’avversaria, dimostrando anche una qualità nel servizio che non sempre ha mostrato nel corso della sua carriera. La prova del nove è stata per Gauff l’andare a servire sul 5-4 per il titolo, dove manca un match point sul 40-30 e dopo aver annullato una palla break del possibile 5-5 chiude al secondo match point su un rovescio di Sabalenka che finisce largo.