Il numero 1 del mondo si appresta a tornare in azione sul cemento di Cincinnati, dove proverà a difendere il titolo vinto un anno fa

Foto Ray Giubilo

Jannik Sinner si appresta a tornare in campo a circa un mese di distanza dalla finale di Wimbledon, che gli ha permesso di scrivere una pagina memorabile della sua giovane carriera dimostrando per l’ennesima volta la sua forza mentale fuori dal comune. C’erano dei dubbi sul fatto che l’azzurro potesse esprimere il suo miglior tennis sui prati londinesi dopo l’atroce delusione patita al Roland Garros, dove si era fatto rimontare da Carlos Alcaraz quando era davvero ad un passo dal traguardo. Il numero 1 del mondo – tuttavia – ha messo da parte i pensieri negativi come soltanto lui sa fare ed è diventato il primo italiano nella storia a trionfare ai Championships.

Dopo aver deciso di saltare il ‘Canadian Open‘ per ricaricare le batterie, il 23enne di Sesto Pusteria è arrivato a Cincinnati con grande anticipo e sta svolgendo sessioni di allenamento molto intense per abituarsi alle condizioni (che dovrebbero essere più lente rispetto alla passata edizione, in cui l’italiano sollevò il trofeo). Nel tradizionale incontro con i media che precede l’inizio del torneo, Sinner è sembrato tranquillo e rilassato: “Il livello che ho espresso a Wimbledon ha un po’ sorpreso anche me, non era facile dopo quello che era successo nello Slam precedente. Non vedo l’ora di tornare in azione qui a Cincinnati. Dopo Wimbledon mi sono concesso un po’ di tempo libero per stare con la mia famiglia e i miei amici, poi sono tornato ad allenarmi con l’intenzione di essere pronto per la stagione sul cemento americano.” Il quattro volte campione Slam dovrà difendere 3000 punti tra Cincinnati e gli US Open.

Nonostante si sia allenato con il manicotto al braccio negli ultimi giorni, Sinner ha rassicurato sulle sue condizioni fisiche: “Il gomito è a posto. Sto utilizzando il manicotto soltanto perché mi piace la sensazione, ti dà un po’ più di stabilità quando impatti la pallina. Lo avevo utilizzato anche durante Wimbledon e mi ero trovato molto bene. Vedremo se cambierà qualcosa quando farà molto caldo.” A Jannik è stato poi chiesto se gli piacciono i nuovi Masters 1000 che durano 12 giorni: “Il torneo diventa molto lungo in questo modo, ma non possiamo controllare tutto. I fan possono godersi quasi due settimane di grandissimo tennis. Io preferisco i tornei di una settimana come Monte Carlo e Parigi-Bercy, ma va bene così.” L’ultima domanda ha riguardato il reinserimento di Umberto Ferrara nel suo team, ma Sinner non si è voluto sbottonare: “Penso che abbiamo già esaurito l’argomento tramite il nostro comunicato ufficiale, non c’è altro da aggiungere al riguardo.”