Un problema fisico per Musetti ha condizionato le fasi finali del gioco, dopo un primo parziale che lo aveva visto protagonista. Per Alcaraz è il sesto ‘1000’ in carriera, il titolo numero diciotto complessivo

Foto di Ray Giubilo

È Carlos Alcaraz a trionfare nel Masters 1000 di Montecarlo! Lorenzo Musetti è costretto a cedere il passo con il punteggio di 3-6, 6-1, 6-0 in poco più di un’ora e mezza di gioco. C’è sicuramente tanto rammarico da parte del giocatore azzurro, che a inizio terzo set ha palesato un problema alla gamba destra che ha ridotto drasticamente la mobilità e che ha spento spento le velleità di un’ennesima rimonta. Nonostante questo Musetti esce sicuramente rafforzato nella fiducia e nel gioco al termine di questa settimana, per le tante battaglie vinte e per il nuovo best ranking che da domani lo vedrà essere il numero 11 del mondo a soli quindici punti dalla top 10. Per Alcaraz è il sesto Masters 1000 conquistato in carriera, il titolo numero 18 della carriera e che gli consente di riprendersi la seconda posizione nel ranking ATP staccando Alexander Zverev di poco più di 100 punti

L’inizio di match è subito scoppiettante con Alcaraz che brekka subito, ma viene subito ripreso da Musetti: colpi spettacolari, cambi di ritmo e ottime soluzioni trovate da entrambi. Poi è il carrarino a mettere a posto i pezzi del suo gioco e a trovare più costanza, mentre lo spagnolo si fa prendere dalla frenesia e non contiene più il numero degli errori. L’azzurro si trova sempre più nella sua zona di comfort, viene sostenuto dal servizio e ha modo di inventare e mettere in campo tutta la sua varietà e la sua manualità. Il primo set se lo aggiudica con il punteggio di 6-3. I numeri raccontano di un Musetti che fa meglio di Alcaraz tanto con la prima (67% contro 57%) che con la seconda (71% contro il 45%),

Dopo il super inizio, ecco che arrivano le prime difficoltà per Musetti: diverse gliene crea un Alcaraz che reagisce da fuoriclasse, spinge sempre di più, trova più aggressività e consistenza e a tratti appare praticamente incontenibile. Il secondo parziale è praticamente un monologo da parte del murciano che non concede neanche le briciole e, seppur si complichi la vita sul 5-1 da 40-0, riesce a chiudere. Più del doppio break messo a segno dallo spagnolo, a far riflettere sono i numeri che riguardano i vincenti e i non forzati: Musetti è 6-4 nel conto dei non forzati, ma Alcaraz è avanti 12-2 nei vincenti. Lo spagnolo, infatti, si è esibito in alcuni numeri che erano impossibili da contrastare per l’azzurro, in quei classici momenti in cui riesce a esprimere il suo miglior tennis e risulta a tratti ingiocabile.

Le difficoltà che per Musetti si acuiscono nel terzo: la fatica dei tanti match giocati e delle rimonte dei turni precedenti si fa sentire. La gamba destra duole e non gli permette di muoversi in maniera sciolta e disinvolta. Da quel momento in poi il punteggio risulta essere quasi irrisorio e una logica conseguenza della disparità dal punto di vista fisico dei due giocatori, con Alcaraz che gioca consapevole della ridotta mobilità del suo avversario e chiude il terzo e decisivo set con un netto 6-0.