Il campione svedese nel 2006 decise di mettere all’asta i cinque trofei conquistati ai Championships

Nel 2006 stupì tutti la decisione di Bjorn Borg di mettere all’asta i cinque trofei conquistati a Wimbledon e due delle sue racchette di legno. Dopo il suo ritiro, l’ex numero 1 del mondo dovette affrontare difficoltà finanziarie, che lo portarono a considerare la vendita dei suoi beni più preziosi. Si stimava che le repliche dei trofei avrebbero fruttato tra le 200.000 e le 300.000 sterline. “Non è facile separarsi dai trofei – ammise Borg prima di tornare sui suoi passi -. Tuttavia, ho bisogno di una certa sicurezza finanziaria a lungo termine per le persone a me care. Ora credo che sia giunto il momento di passare i trofei e le racchette a un collezionista di tennis o a un’istituzione adeguata“.
A quasi vent’anni da quella decisione, Borg è tornato a parlare dell’accaduto: “McEnroe fu il primo a chiamarmi. Mi ha chiamato diverse volte, mi ha chiesto se fossi impazzito. Mi ha risvegliato. I trofei non li venderà più. ‘Mi disse: che diavolo stai facendo?’. È stata comunque una cosa stupida da parte mia. Anche i trofei sono importanti, ma non quanto i ricordi di ciò che hai passato nella vita. Ma è stata una decisione stupida. John è stato il primo a dirmelo! Così li ho ricomprati, e mi è costato di più ricomprarli. Ora i trofei sono al sicuro“.