Titolo al siciliano. In finale il lombardo Bortolotti. Giacalone e Rondini finalisti in doppio… di ROBERTO BONIGOLO

di Roberto Bonigolo

 

Finalmente un evento tutto italiano! La quarta edizione del “Città di Bolzano”, un torneo Futures da 15.000 $ disputato sui campi in terra rossa del Tc Bolzano, parla infatti italiano dall’inizio (17 nostri portacolori presenti nel main draw) alla fine con una finale tutta azzurra tra il siciliano Salvatore Caruso (accreditato della seconda testa di serie con un ranking ATP 312) e il lombardo Marco Bortolotti, un outsider partito con ranking 442 e non compreso tra le teste di serie.

 

Strada facendo i due protagonisti finali avevano mietuto vittime illustri, da una parte (Caruso) l’italiano Massara, poi il brasiliano Sant’Anna, il tedesco Fallert e in semifinale il venezuelano Rodriguez, dall’altra (Bortolotti) prima il tedesco Prechtel, poi i connazionali Prader e Rondoni, infine al penultimo turno lo statunitense Altamirano. In finale ha avuto meritatamente la meglio il più titolato Caruso confermando così l’ottimo stato di forma e la solidità in campo, non concedendo neppure un set agli avversari nel corso di tutto il torneo e concludendo vittoriosamente il match dopo quasi due ore di gioco (6-3 6-4 lo score finale).

 

Tra gli altri azzurri buona anche la prestazione di Omar Giacalone (quinta testa di serie e n. 365 ATP) e di Pietro Rondoni (n. 807) approdati sino ai quarti di finale. Anche in doppio è mancato un soffio per un bis azzurro ove si pensi che in semifinale erano presenti tre nostre formazioni (più esattamente due e mezza …) e che in finale il duo Giacalone/Rondoni ha ceduto solo al super tie break del terzo set al “misto” (AUS/BRA) Banes/Sant’Anna. La direzione della manifestazione era affidata al supervisor Pier Luigi Grana con direttore di torneo Markus Innerebner.