Il presidente della federazione Angelo Binaghi ha rilasciato interessanti dichiarazioni ai microfoni di Rai Due.

Foto Giampiero Sposito

Il presidente della FITP Angelo Binaghi ha parlato in questi minuti a Rai 2, poco prima della semifinale che vedrà Jannik Sinner protagonista contro Alex De Minaur. Tanti i temi trattati e non poteva mancare un riferimento alla Coppa Davis che si terrà tra pochi giorni a Bologna. Ecco le parole di Binaghi:

“Dobbiamo tenere i piedi per terra, dobbiamo pensare che siamo stati fortunati. Abbiamo ragazzi e ragazze che il mondo ci invidia, sono persone di grande valore fuori dal campo prima che in campo, è molto importante l’esempio che riescono a dare alle giovani generazioni e la reputazione che danno del nostro paese in tutto il mondo. Nel nostro sport non si può programmare nè il numero 1 e nè il numero 8 che si chiamano Lorenzo Musetti e Jasmine Paolini, si può programmare invece dieci giocatori nella Top 100 ed un sistema equilibrato, non abbiamo solo una grande generazione di giocatrici e giocatori, ma finalmente l’intero sistema, sia dal punto di vista organizzativo che sul campo. Con i loro risultati tutti questi ragazzi rendono il tennis ed il padel sempre più popolare”.

Poi parlando proprio sulla Coppa Davis Binaghi ha proseguito: “Non ci si ferma più, non solo loro in campo ma anche noi dal punto di vista organizzativo. I primi due anni di Davis a Bologna, siamo la nazione più presente qui alle Finals ma questo fa si che alcuni tennisti come i nostri qui non riescono a organizzare il nostro calendario. Abbiamo sentito le parole di Sinner, Alcaraz e Gaudenzi ed è ovvio che bisogna adeguarci al regolamento, un’idea sarebbe già assegnare dei punti Atp per la vittoria della Davis. La squadra a Bologna? Beh, siamo uno squadrone anche senza Sinner e Musetti. Una nazionale compatta e una squadra che vuole tenere alto l’onore del paese”.