Il tennista belga è stato protagonista di una battaglia memorabile contro Cobolli ieri sera, non riuscendo a sfruttare sette match point nel tiebreak decisivo

Il match tra Flavio Cobolli e Zizou Bergs è stato senza dubbio il più spettacolare di questa edizione delle Davis Cup Finals, almeno finora. L’azzurro e il belga hanno dato vita ad una battaglia titanica nel secondo singolare del ‘tie‘ andato in scena a Bologna, con il romano che l’ha spuntata al tiebreak decisivo dopo aver annullato la bellezza di sette match point. Il ‘jeu decisif‘ – durato quasi mezz’ora – è stato un turbinio di emozioni, fino a quando il padrone di casa ha trovato un servizio vincente che ha fatto esplodere il pubblico. Onore anche a Bergs, che ha sfoderato una prestazione da grandissimo giocatore e avrebbe forse meritato qualcosa in più ai punti, ma la tensione gli ha giocato un brutto scherzo nei momenti clou dove spesso non ha avuto la lucidità necessaria.
“Sono contento di essermi goduto questa bellissima sfida, anche se non sono riuscito a portare a casa la vittoria” – ha esordito uno sportivissimo Bergs in conferenza stampa. “In un torneo normale non credo che riuscirei a fare quello che faccio per il mio Paese. È probabile che la stessa cosa valga anche per Flavio, che ha trovato nuove energie proprio quando sembrava più in difficoltà. Il pubblico gli ha dato una grossa mano, sarebbe stata sicuramente una partita diversa se si fosse giocata altrove” – ha aggiunto il tennista belga.
Zizou ha fatto diverse scelte avventate quando poteva chiudere l’incontro: “Capita di irrigidirsi in certi momenti, infatti ho alternato giocate incredibili a errori stupidi. In ogni caso, preferisco rischiare piuttosto che essere passivo quando la palla scotta. Il capitano Steve Darcis mi ha aiutato a mantenere il giusto equilibrio senza esagerare.” Nonostante questa dolorosa sconfitta, Bergs ci tiene a vedere il bicchiere mezzo pieno: “Siamo tutti tristi in questo momento, ma dobbiamo essere anche orgogliosi. Abbiamo realizzato imprese formidabili quest’anno ed eravamo vicinissimi all’1-1 contro l’Italia, chissà cosa sarebbe successo nel doppio. Abbiamo una squadra abbastanza giovane, quindi avremo la possibilità di tornare ancora più forti nei prossimi anni.”

