Sostenuto dai 3.000 del PalaNorda, Seppi piega in rimonta Muller in una finale degna di un evento ATP. L’azzurro rientra nei top 50…

 

di Fabio Bagatella – foto Getty Images

 

Il trionfo di un azzurro all’interno di un palasport colmo di tifosi a sostenerlo: non potevano concludersi in miglior modo gli Internazionali Trismoka 2011 (42.500€, Play-It), sesta edizione del torneo challenger di Bergamo. Al termine di un incontro teso e combattuto con sprazzi di autentico bel gioco, Andreas Seppi piega 3-6 6-3 6-4 Gilles Muller laureandosi campione del Challenger lombardo.

 

Per Seppi si tratta del secondo trionfo in terra bergamasca (il primo nell’edizione 2008) ed il quarto challenger in carriera (2009, San Marino; 2010, Kitzbuhel). L’appuntamento del PalaNorda è dunque l’unico evento che l’altoatesino si è aggiudicato per due volte. “E infatti vincere qui ha un sapore tutto speciale” ha dichiarato Andreas sia nel corso della premiazione che durante l’intervista post-partita, effettuata in uno spogliatoio dove è stato sommerso dai fans: chi domandava una foto, chi chiedeva un autografo, chi si accontentava una semplice stretta di mano…

 

Seppi è un beniamino a Bergamo: i tennisofili orobici sono infatti accorsi in gran numero tanto da prender d’assalto il PalaNorda ancor prima che venissero aperti i cancelli. Prima della gioia finale, Andreas ha fatto però soffrire i suoi numerosi fans. Nel primo set Muller, perfetto alla battuta, ha operato il break nel sesto gioco (suggellato da una brutta volèe di Seppi). Salito 4-2, il lussemburghese si è poi intascato il parziale (6-3).

 

Muller è un tennista “ostico”: non dà ritmo, usa spesso i tagli tenendo la palla piuttosto bassa per poi presentarsi a rete per incamerare il punto. Anche nel secondo set è il lussemburghese a mettere subito il naso avanti brekkando Seppi in apertura. “Il colpo che mi dava più fastidio di Muller era il servizio in slice, soprattutto da destra. Metteva spesso la prima e io forse stavo troppo esterno”. Sul 6-3 1-0 e servizio per il lussemburghese, Andreas ha gettato a terra la racchetta: gesto non usuale per uno come lui, ma da ciò forse è giunta la scossa.

 

Ottenuto il contro-break, l’italiano ha sciolto il braccio sfoderando quel tennis che, nei giorni scorsi, gli ha consentito di spazzar via tutti gli avversari. Prova di ciò il parziale di cinque giochi ad uno che gli ha regalato il secondo parziale (6-3) allungando così la sfida alla terza partita. “Non sono partito benissimo – ha ammesso Seppi – all’inizio non rispondevo: ero negativo e non lasciavo andare il braccio come negli altri giorni. Però mi sono imposto di restare positivo, attento, e concentrato. Non potevo lasciare andare così una finale. Ma poi sul 4-4 al terzo ho risposto bene e credo di aver meritato di vincere”.

 

Il break decisivo, piazzato dall’altoatesino nel nono gioco, si è concretizzato con un rovescio lungo di Muller dopo l’ennesima risposta aggressiva di Seppi. Il match-point trasformato nel gioco seguente ha letteralmente fatto esplodere il PalaNorda. Con questa questa vittoria, Seppi ritorna tra i top 50 attestandosi al numero 47, a soli 10 punti dall’attuale numero uno azzurro Potito Starace (46).

 

Per Andreas, che si è gustato prima l’ovazione del pubblico e poco dopo la bella premiazione in cui Maurizio Zamboni (“postino” della nota trasmissione “C’è Posta per Te“) ha saputo far sorridere un po’ tutti, è già tempo di pensare all‘ATP di Marsiglia. In Francia esordirà contro l’olandese Robin Haase: “spero di recuperare bene e in tempo. Ma ripeto, vincere qui ha un sapore speciale. E poi le vittorie danno sicurezza e fiducia”.

 

Cala dunque il sipario sulla sesta edizione del Challenger bergamasco. Il bilancio è molto più che positivo: altissimo il livello di tennis, superiore all‘anno passato ed il pubblico ha risposto, come sempre, alla grande. Nella finalissima il PalaNorda era stracolmo, con almeno 3.000 appassionati “caldi ma competenti”, come li ha definiti Seppi. Tra loro anche Corrado Barazzutti, capitano di Coppa Davis e Federation Cup, cui il pubblico ha tributato un caloroso applauso.

 

Da segnalare infine il divertente prologo dell’ultima giornata: un incontro di doppio misto tra NC a scopo benefico, intitolato “Una volèe per il tuo cuore”. Un long tie-break che ha entusiasmato il pubblico grazie anche alle doti da commentatore-intrattenitore di Zamboni ed alla presenza di particolarissimi giudici di linea: le hostess del torneo vestite da infermiere.

 

Bergamo si conferma un rendez-vous di primo piano nel calendario dei tornei italiani, soprattutto per la volontà/capacità di dar vita ad un “evento” al di là della mera vicenda agonistica. I tennisti lo percepiscono ed anche per questo vengono volentieri in terra lombarda. Lo ha evidenziato in primis Seppi, ma si tratta di un pensiero diffuso. Non è un caso che Pim Pim Johansson abbia scelto il Challenger bergamasco per ritornare alle competizioni dopo un’assenza lunga quasi un anno. Non è neppure un caso che anche Dominik Hrbaty abbia deciso di vivere qui un’appendice di carriera.

 

Oltre a registrare una finale degna del circuito ATP, a Bergamo potrebbe essere nata una nuova stella: il 22enne estone Jurgen Zopp, capace di estromettere il campione in carica Karol Beck (primo successo in carriera su un top 100) e Olivier Rochus arrendendosi solo a Muller in semifinale. Marco Fermi, direttore del torneo e Gabriele Merelli, presidente della Olme Sport (la società organizzatrice), non potevano proprio chiedere di meglio.

 

Finale Singolare

Andreas Seppi (Ita) b. Gilles Muller (Lux) 3-6 6-3 6-4


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