Dopo anni di trattative, voci che si rincorrono e smentite, la fusione commerciale tra ATP e WTA potrebbe non essere così lontana

Foto di Ray Giubilo

Pur non essendoci ancora nulla di ufficiale, la posta in palio è altissima e per questo è importante porre la giusta attenzione. Dopo anni di inseguimenti, voci di corridoio e trattative abbozzate, potrebbe essere finalmente giunto il momento della fusione commerciale tra ATP e WTA! A spostare il focus sulla tematica è direttamente il presidente dell’ATP Andrea Gaudenzi, che in una recente intervista al Sport Business Journal ha parlato della possibilità di chiudere un primo accordo ‘abbreviato’ per porre le basi di quello definitivo. “Una volta firmato il contratto breve, che non è vincolante fino alla stipula di quello lungo, bisognerebbe negoziare quest’ultimo, con la selezione del consiglio d’amministrazione e dell’amministratore delegato – ha detto Gaudenzi – sono ottimista, anche se siamo a un mese e mezzo dalle ATP Finals, perché ci sono un paio di questioni in sospeso. Ma se riusciamo a risolverle, andrà tutto a posto”.

Gli oggetti del contendere sono molteplici, ma tra i più importanti ci sono sicuramente governance e ripartizione finanziaria derivanti dalla fusione. L’obiettivo è chiaramente per entrambe le parti andare ad aumentare quelli che sono i ricavi, ma è ben evidente come al momento ATP e WTA non abbiano lo stesso peso sul piano commerciale, motivo per cui si parlerà probabilmente di percentuali e di un piano condiviso per portare il prodotto complessivo verso una nuova dimensione. Quello che invece fattualmente deve accadere è una votazione che veda coinvolte tutte le parti in causa e i relativi consigli d’amministrazione: ATP, WTA, ATP Media, Tennis Data Innovation e WTA Ventures. Per dirla in termini di gioco, a Torino si giocherà il primo set di una sfida che potrebbe disputarsi sui cinque set. La strada è lunga, ma il cammino è tracciato.