L’analisi della tanto attesa sfida tra il numero uno al mondo Carlos Alcaraz ed il nostro Lorenzo Musetti, a caccia di una vittoria da sogno

L’azzurro corre per la semifinale, lo spagnolo anche per mantenere la leadership del ranking. Carlos è in vantaggio 6-1 e ha vinto le ultime sei partite; è il primo loro incontro indoor. Musetti ha reso memorabile il martedì delle Finals con una performance storica e coraggiosa, “la vittoria più importante in carriera fino ad ora” – come ha detto egli stesso dopo la gara, vittoria giustamente dedicata a Leandro, il figlio che sta per nascere. Lore infatti ha surclassato nel finale un De Minaur molto più fresco fisicamente ma evidentemente molto più fragile ed insicuro nella testa. “Non potrò più perdere match come questi” ha infatti ammesso uno sconsolato Alex dopo la sconfitta, “ho perso molte partite in questo modo durante l’anno e, se continua così, la cosa mi ucciderà mentalmente”.
Lorenzo, invece, più “guerriero” che mai e nonostante fosse sfinito nel corpo dopo la maratona delle ultime settimane, ancora una volta ha lanciato il cuore oltre l’ostacolo, senza paura e con una sfrontatezza tennistica degna di un veterano, nonostante i suoi 23 anni. Grazie al successo con l’australiano (7-5 3-6 7-5), l’azzurro rimane ancora in corsa per la qualificazione alla semifinale e, mercoledì, lo attende l’ultimo match del gruppo Connors con Alcaraz… “una partita facile!” ha ironizzato Lorenzo dopo il successo con De Minaur.
La posta in gioco è altissima per entrambi: Musetti sogna la sua prima semifinale alle Finals, Carlos punta, certo, alla semifinale e a chiudere la stagione da leader del ranking per il secondo anno in carriera, dopo il 2022. Per assicurarsi un posto tra i fantastici quattro, Lore deve battere Alcaraz senza limiti di punteggio e, nell’altra sfida del girone, De Minaur deve superare Fritz; oppure, il carrarino deve sconfiggere Carlitos in due set se Fritz ha la meglio su De Minaur.
Se Musetti riuscisse a qualificarsi ci sarebbero per la prima volta nella storia due azzurri in semifinale al torneo dei Maestri (essendo Sinner già qualificato); inoltre, a 23 anni, Lorenzo diventerebbe il terzo tennista nato negli anni 2000 ad accedere al penultimo round della gara, dopo Sinner e Alcaraz. Carlos è in vantaggio 6-1 nei precedenti, ha vinto le ultime sei partite mentre Lorenzo soltanto la prima, la finale di Amburgo nel 2022.
Tuttavia, non si sono mai incontrati al coperto prima d’ora; entrambi, lo sappiamo, prediligono il rosso, anche se il toscano ha imparato, col tempo, a destreggiarsi sempre meglio anche sul duro e indoor. L’iberico, invece, non ha ancora fatto del tutto la pace con i campi al coperto, nonostante abbia disputato la semifinale a Torino nel 2023 e abbia vinto quest’anno a Rotterdam. Delle ultime sei vittorie dello spagnolo contro il Muso, tre sono avvenute nel 2025, tutte sulla terra: in finale a Montecarlo e nella semifinale di Roma e del Roland Garros. Gli altri tre successi riguardano la terra di Parigi nel 2023 e il cemento di Pechino (2023) e Miami (2024).
Per ora Carlitos è in testa al girone “Connors” per aver vinto i primi due match. Dopo l’immane sforzo con De Minaur, per Lorenzo sarà cruciale la condizione fisica con cui giungerà all’incontro di mercoledì sera; i tempi di recupero sono molto brevi e la reattività delle gambe e, di conseguenza, l’efficacia dei colpi, svolgeranno un ruolo fondamentale nel contrastare un “motorino” instancabile come Alcaraz. Questi, invece, ha sfoggiato fin da subito grande freschezza ed esplosività; da vero “gladiatore” del tennis, Carlos adora le grandi sfide e gioca sempre senza paura anche se, per sua stessa ammissione, il traguardo del n. 1 a fine anno sta condizionando, a tratti, le partite:
“Ci ho pensato un po’ all’inizio, ma cercherò di non pensarci più e di non permettere al nervosismo di influire negativamente sul mio gioco” ha confessato il n. 1 del mondo dopo la vittoria in tre set contro Fritz. Anche perché la tensione sarà a mille, in campo e sugli spalti, potendo immaginare l’esplosione di gioia del pubblico dell’Inalpi Arena ad ogni quindici dell’azzurro. Non resta che godersi lo show…

