Musetti prende il posto di Djokovic nel gruppo “Jimmy Connors” e trova Fritz all’esordio: l’analisi delle sfide che attendono il carrarino in quel di Torino

E alla fine è arrivata la tanto desiderata partecipazione alle ATP Finals per Lorenzo Musetti, grazie al forfait di Novak Djokovic che ha liberato un posto tra gli otto aventi diritto al termine della finale del ‘250’ di Atene. Il carrarino dovrà quindi recuperare in fretta l’energie per prepararsi al meglio all’esordio assoluto nel Master di fine anno, che ci sarà nella giornata di lunedì 10 novembre alle ore 14 contro Taylor Fritz. Proprio in vista delle sfide che attendono il numero due d’Italia, è interessante andare a vedere la composizione del suo girone e che cosa raccontano i precedenti contro i giocatori che andrà ad affrontare.
La prima evidenza che risalta è che nel gruppo “Jimmy Connors” – proprio in virtù del forfait di Nole – è presente solamente un top 5, ovvero Carlos Alcaraz (tenendo conto della Race aggiornata a ieri). Questo perché la testa di serie numero 4 è saltata e al suo posto è entrato Lorenzo, che figura come la nona testa di serie. Come detto all’esordio il carrarino troverà Taylor Fritz, con i precedenti che vedono avanti l’azzurro per 3-2: nel confronto con l’americano, è vero che Lorenzo ha vinto gli ultimi tre incontri disputati – l’ultimo a Parigi in occasione delle olimpiadi – ma è anche vero che l’unico precedente Indoor è andato a Fritz (in Coppa Davis, nella Final 8 del 2022). Anche contro De Minaur i precedenti sorridono all’allievo di Tartarini, avanti 3-1 e con l’ultimo successo di “The Demon” che risale anche in questo caso a tre anni fa al primo turno degli Australian Open.
Discorso diverso per quanto riguarda invece Carlos Alcaraz, con lo spagnolo che è nettamente avanti 6-1 nelle sfide precedenti. Al contrario di quanto registrato con Fritz e De Minaur, in questo caso è Musetti ad essersi preso la prima vittoria quando nel 2022 riuscì a realizzare una meravigliosa rimonta e a prendersi l’ATP 500 di Amburgo. Da quel momento Alcaraz è stato però praticamente perfetto, con lo spagnolo che ha lasciato solamente due set nei successivi sei incontri e in questo 2025 ha già fatto registrare tre successi. L’incognita principale è però legata alla superficie: mai i due si sono incontrati a livello indoor, e questo potrebbe mescolare le carte in tavola soprattutto sul piano tattico. I campi dell’Inalpi Arena sono tendenzialmente molto veloci, e questo sicuramente è un elemento che non favorisce nessuno dei due giocatori, e chi sarà meglio adattarsi potrebbe avere così un piccolo vantaggio.

