Alcaraz e Fritz mettono in scena un autentico spettacolo nel secondo match del gruppo “John McEnroe”, con lo spagnolo che si impone sulla lunga distanza

Carlos Alcaraz esce vincitore da una sfida che ha regalato assoluto spettacolo, probabilmente la più bella di questa edizione delle ATP Finals! Lo spagnolo emerge dalle difficoltà e riesce a rimontare Taylor Fritz, imponendosi con il punteggio di 6-7, 7-5, 6-3 in poco meno di tre ore di gioco e si porta a un match dal numero uno al mondo a fine anno. Il match si è sviluppato secondo quelle che erano le aspettative alla vigilia, con Fritz che si è dimostrato probabilmente un avversario più ostico di quanto Alcaraz forse non si aspettava. Per la matematica qualificazione dello spagnolo in semifinale manca una vittoria di De Minaur ai danni di Musetti questa sera, ma l’obiettivo è ormai ad un passo.
Un primo set difficile da raccontare guardando soltanto ai freddi numeri, che solo in parte descrivono il sottile equilibrio ma anche i diversi momenti che entrambi i giocatori hanno vissuto. Il primo aspetto che vale la pena di sottolineare è che ben nove delle dieci palle break che i due hanno fatto registrare si sono verificate nei primi quattro giochi, con Alcaraz che aveva provato a operare il primo strappo dell’incontro nel terzo game ma venendo immediatamente raggiunto nel successivo turno di battuta. Fritz si è mostrato estremamente solido al servizio – nonostante il 48% di punti con la seconda – e ha giocato una partita votata all’attacco, provando a sfruttare una superficie che certamente ben si adatta al suo tennis. Giunti al tie-break si è palesato tutto il nervosismo di Alcaraz, che pero il terzo punto ha probabilmente sciolto le redini prima di arrendersi per sette punti a due e consegnare nelle mani dell’americano il primo set dopo oltre un’ora di gioco.
Se nel primo parziale l’equilibrio l’aveva fatta da padrone a discapito dello spettacolo, nel secondo entrambi i giocatori decidono di alzare il livello con colpi spettacolari e lunghi scambi da fondo. Il vero discrimine è che se lo spagnolo fatica e non poco nei propri turni di battuta, i game al servizio di Fritz non durano mai oltre i due minuti nonostante il piccolo svantaggio di servire per secondo. La seconda metà del parziale è però totalmente ad appannaggio di Alcaraz, che prima si procura una palla break nell’ottavo gioco – annullata però dall’americano – e poi strappa il servizio all’avversario nel dodicesimo gioco per riportare il punteggio in perfetta parità.
A rovinare in parte il grande spettacolo dei primi due set è un evidente calo di condizione da parte di Fritz nel terzo, che non riesce più a spingere con la stessa intensità e non è più in grado di mettere in difficoltà Alcaraz. Lo spagnolo per la prima volta prende in mano le redini dell’incontro e inizia a mostrare tutto il suo talento con colpi di classe e in continua spinta, prima di chiudere al terzo match point utile con XXX dopo averne mancati due in risposta nell’ottavo gioco.

