Per la gioia di molti sul circuito, quella di Federer in primis, si abbandona la terra battuta e si torna sull’erba, chi ad Halle, come Roger, chi al Queen’s Club di Londra, come Nadal, perché i Championships sono solo a due settimaneIn Germania non c’è solo l’erba su cui si stanno disputando i campionati del mondo di calcio ma c’è anche quella che il numero uno del mondo ormai da molti anni sceglie per preparare la sua road to Wimbledon, ovverosia la strada d
Per la gioia di molti sul circuito, quella di Federer in primis, si abbandona la terra battuta e si torna sull’erba, chi ad Halle, come Roger, chi al Queen’s Club di Londra, come Nadal, perché i Championships sono solo a due settimane

In Germania non c’è solo l’erba su cui si stanno disputando i campionati del mondo di calcio ma c’è anche quella che il numero uno del mondo ormai da molti anni sceglie per preparare la sua road to Wimbledon, ovverosia la strada d’avvicinamento ai Championships, e infatti, dopo aver vinto questo torneo tre volte negli ultimi tre anni, Roger Federer, ritorna ad Halle dove si gioca il Gerry Weber Open (il tabellone principale). Lasciata quindi alle spalle la criptonite-terra rossa, lo svizzero si appresta ad affrontare il periodo dell’anno in cui più domina e più vince, quello in cui è lui a sembrare imbattibile, e non Nadal. Il finalista del recentissimo Roland Garros cercherà di servirsi un bel Poker in terra tedesca, l’anno scorso ebbe la meglio in finale su Safin dopo più di due ore di gioco. Il russo gli andò contro anche in doppio, sempre in finale, e perse anche lì. Intanto in attesa che scenda in campo lui, il grande favorito della vigilia, già qualche sorpresa arriva dall’erba tedesca, subito fuori il cipriota, al suo debutto in questo torneo, Marcos Baghdatis in due rapidi set per mano del romeno Andrei Pavel, in tabellone grazie a una wild card. Avanti anche Andreas Seppi, vincitore del derby tutto italiano contro Davide Sanguinetti. Il torneo tedesco da 680.000 dollari di montepremi e che assicura al vincitore 225 punti nel ranking, non è l’unico in programma questa settimana. Abbiamo infatti parlato di Federer, e Nadal? Lo spagnolo, che sottobraccio si porta la seconda vittoria consecutiva al Roland Garros, sarà di scena a Londra, al Queen’s Club (il tabellone principale) dove si gioca uno dei grandi classici pre-Wimbledon. Ovviamente, uscendo dal suo habitat naturale, Rafa, pur essendo testa di serie numero uno del seeding, non può essere considerato tra i favoritissimi della vigilia. Prima di lui ci sono Hewitt, Henman, Blake e molti altri specialisti dell’erba, su tutti Andy Roddick. Lo statunitense ha vinto tre titoli consecuitvi nelle ultime tre edizioni di questo torneo ma per ripetersi dovrà superare, ancor prima degli avversari sul campo, quel fastidio alla schiena che ne ha pregiudicato le ultime settimane di attività. Anche qui, dove fra l’altro, a differenza di Halle, sono previsti otto bye al primo turno per i primi del seeding, già qualche bel match si è visto. Primo su tutti, anche in ordine cronologico visto che ha aperto il programma sul centrale, il bel successo di Daniele Bracciali. L’aretino, dopo aver vinto il suo primo titolo Atp a Casablanca, sulla terra, torna sulla superficie che gli può dare maggiori soddisfazioni, la velocissima erba. Del suo tennis pulito e tanto adatto a questi campi ne ha fatto le spese Feliciano Lopez. Fuori subito invece Andre Agassi, al rientro dopo la stagione terraiola. A batterlo è stato l’inglese nonché idolo locale Tim Henman che ha offerto un’ottima prestazione facendo sperare tutti i sudditi della Regina in un Wimbledon all’altezza della situazione.

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di Gabriele Riva