Durante le canoniche due settimane di vacanza di agosto, il nostro museo del tennis non chiude

Durante le canoniche due settimane di vacanza di agosto, il nostro museo del tennis non chiude. Quale momento migliore infatti per scoprirne i tesori se non i giorni tranquilli delle ferie, quando c’è il tempo di visitare le sue quindici Gallerie tematiche.
Avete mai visto una racchetta con il manico “a coda di pesce” (fish-tail)? Nella galleria delle racchette troverete la mitica Demon.
Sapete com’era fatta la racchetta di Bill Tilden e quella di Suzanne Lenglen? Nella stessa galleria delle racchette le trovate entrambe.
Se poi passate alla gallery delle palle da tennis, insieme a tanti reperti introvabili c’è l’immagine della prima macchina lancia palle, quella inventata e realizzata dal grande Renè Lacoste.
E una pressa per racchette, voi che non avete mai giocato con il legno, sapete cos’è? Nella galleria dedicata ce n’è una collezione incredibile, compreso un pezzo straordinario: la pressa da 12 racchette, altro che fodero termico!
Se poi vi addentrate nella galleria delle cartoline, il gusto della curiosità si acuisce: oltre a quella rarissima delle Olimpiadi di Parigi del 1924 ce ne sono altre , rare e stupende
In fatto di curiosità e rarità non potete mancare la collezione dei francobolli: c’è il primo francobollo in assoluto a soggetto tennistico (1905) e quello addirittura delle isole Tonga con il maggiore Wingfield, inventore del tennis moderno
Le ceramiche potrebbero sembrare materia per soli amati del soprammobile: andatevi a vedere quella di marca Lenci con la tennista sdraiata sulla poltrona e ditemi poi se non la vorreste anche voi
Tra le foto antiche c’è anche quella di Ginger Rogers, con la racchetta al posto di Fred Astaire. Non perdetevela.
I manifesti colpiranno sia gli appassionati di tennis che quelli di cinema: lo sapevate che la racchetta è protagonista nelle locandine di “Camera con vista”? L’avete mai visto il poster del Roland Garros 1981?
Ma soprattutto volete vedere la copertina del famosissimo “Trattato del givoco della palla di messer Antonio Scaino da Salò” del 1555? Basta entrare nella galleria dei libri.
In fatto di antichità, merita dare un’occhiata ai piccoli oggetti antichi d’argento: fatti fare apposta per i primi innamorati del gioco , già a fine ‘800. Andatevi a vedere che meraviglia l’accendino che esponiamo in galleria.
Infine “Racchette photodecal”, ma che vorrà dire? Sono le racchette che riportano sul fusto la decalcomania del campione che le usa e al quale sono intitolate. Nella nostra galleria ne vdrete delle belle , tra cui la Seamco con il volto di Rosewall e la Maxima Torneo con la faccia di Bertolucci