di Gabriele RivaInnanzitutto, scusate. La storia delle scommesse ha stancato un po’ tutti, noi e voi compresi. Ma questo passa la cronaca e questo tocca raccontare. Sarà una coppia di veterani di Scotland Yard a guidare le analisi che i poteri forti del tennis hanno congiuntamente deciso di far partire sui primi due mesi dell’anno per verificare che tutto sia (per così dire) a posto sul piano dell’integrità sportiva e della minaccia dei matc
di Gabriele Riva

Innanzitutto, scusate. La storia delle scommesse ha stancato un po’ tutti, noi e voi compresi. Ma questo passa la cronaca e questo tocca raccontare. Sarà una coppia di veterani di Scotland Yard a guidare le analisi che i poteri forti del tennis hanno congiuntamente deciso di far partire sui primi due mesi dell’anno per verificare che tutto sia (per così dire) a posto sul piano dell’integrità sportiva e della minaccia dei match truccati. A capo di questa specie di Task Force d’esperti nel campo ci saranno appunto Jeffrey Rees e Ben Gunn, nomi grossi che si occupavano in passato tra le altre cose anche di intelligence e terrorismo. Missione: creare una serie di regole precise che difendano, mantengano e integrino quest’integrità, vocabolo molto ricorrente, assunto quasi a parola d’ordine. Che lo sport resti integro, appunto, sempre per usare le parole loro, è la funzione prima.

Come detto l’analisi è cominciata con gennaio e proseguirà per tutto il mese di febbraio come da accordi presi tra l’Atp, l’Itf, la Wta e i quattro tornei dello Slam. Ma in che cosa consisterà quest’analisi? Innanzitutto un’identificazione della minaccia reale che esiste verso lo sport professionistico. In secondo luogo una revisione dei sistemi in atto attualmente per scoraggiare questo tipo di pratiche. Poi si verificherà come si possano apportare modifiche serie a questi sistemi di prevenzioni. Questo probabilmente porterà anche a un rimpasto e una riorganizzazione di quelle che sono le strutture, le persone e le strategie messe in campo fino al giorno d’oggi. “E’ un altro grande passo verso uno sport più pulito”, ha detto Larry Scott (nella foto), colui che cioè tiene in mano le redini della Wta e che recentemente ha ricevuto i complimenti di Maria Sharapova proprio per il suo impegno in questa direzione. “Facciamo tutto il possibile per combattere questo fenomeno già dall’interno, ma un piccolo aiuto dall’esterno come in questo caso porterà solamente dei benefici. Per il presente e per il futuro…”.