Il tennista canadese si è dovuto arrendere alla superiorità di Carlitos nella seconda semifinale delle ATP Finals, lasciando comunque Torino con sensazioni positive

Felix Auger-Aliassime sperava di fare colpaccio nell’ultima semifinale delle Nitto ATP Finals di Torino, ma non ha potuto fare molto contro una versione deluxe di Carlos Alcaraz ieri sera. Il numero 1 del mondo – senza più la pressione di dover difendere la leadership mondiale (già acquisita fino a fine anno grazie alle sue tre vittorie nel girone) – ha sfoderato una delle sue migliori prestazioni in carriera indoor staccando il pass per la finale. Gli appassionati potranno dunque assistere all’ennesimo capitolo della rivalità tra Carlitos Alcaraz e Jannik Sinner, che si contenderanno l’ultimo grande trofeo della stagione.
Il canadese – autore di un eccellente finale di stagione che gli ha permesso di accedere alle Finals – è stato letteralmente travolto dall’indomabile spagnolo nel primo set, mentre nel secondo c’è stato maggiore equilibrio complice anche un lieve calo di Carlos. Felix ha iniziato a servire meglio e a fare più male con il suo dritto, ma tutti i suoi sforzi sono stati vanificati da uno sciagurato decimo game in cui ha regalato la vittoria al suo avversario. Un epilogo amaro, che tuttavia non cancella i progressi mostrati dal nordamericano nella seconda parte di quest’anno (con la semifinale agli US Open, il trionfo a Bruxelles e la finale al Masters 1000 di Parigi).
In conferenza stampa, Aliassime ha commentato l’eccellente prestazione di Alcaraz: “Negli ultimi 3-4 anni si è parlato spesso del suo servizio e gli sono arrivate anche delle critiche, ma la verità è che batte in modo incredibile. Oggi non mi ha dato chance proprio grazie a quel colpo. Il resto del suo gioco è sempre stato formidabile. Ha la capacità di muovere benissimo la palla con entrambi i colpi, ti mette costantemente sotto pressione e non sai mai cosa aspettarti. Gioca ad una velocità impressionante ed è molto dura arginarlo.” Il canadese si è soffermato anche sull’attesissima finale di oggi pomeriggio: “La classifica non mente, sono i due migliori giocatori al mondo ed è un dato di fatto. Hanno stili di gioco differenti, ma ciò che li accomuna è la capacità di mettere sotto pressione gli avversari. Sappiamo cosa aspettarci quando li affrontiamo, ma dobbiamo dar loro credito per il livello che stanno esprimendo anno dopo anno.”

