Il tedesco risolve in tre set la pratica Flavio Cobolli, che ha conquistato per la prima volta in carriera il terzo turno a Parigi e può comunque essere soddisfatto del suo cammino

Foto di Ray Giubilo

Era chiamato certamente a una prova complicata, e nonostante abbia provato a esprimere il suo miglior gioco Flavio Cobolli è costretto a fermarsi al terzo turno del Roland Garros. Vince Alexander Zverev con il punteggio di 6-2, 7-6, 6-1 in quasi due ore e mezza di gioco, con il tedesco che ora troverà sul suo cammino un redivivo Tallon Griekspoor uscito vincitore dalla maratona contro lo statunitense Quinn. Una delle versioni migliori del tedesco che al di là di un piccolo passaggio a vuoto nella fase centrale del match ha sempre dato l’impressione di essere in pieno controllo, forte di una pesantezza di palla superiore a quella del suo avversario. Cobolli non l’ha forse preparata bene sul piano tattico, ma la reazione d’orgoglio nel set centrale può essere comunque una buona risposta all’interno di una giornata difficile.

Il primo set è stato piuttosto complicato per Cobolli, che ha impiegato diversi game per provare a sintonizzarsi sulle frequenze e soprattutto sulle velocità proposte dal tedesco. Zverev infatti si è procurato palle break in tutti e quattro i turni di risposta – realizzando il break nel primo e nel quinto gioco – chiudendo il parziale per 6-2 ed esprimendo il suo tennis migliore, come confermato anche dai numeri: 86% di prime in campo, 72% di punti vinti con la prima, 14 vincenti e solo 7 non forzati. Arriva però prontamente la reazione di Cobolli, che nel secondo set per due volte si trova avanti di un break, sul 2-0 e sul 4-2, ma in entrambi i casi il tedesco è bravo a rimontare, andando poi a rifugiarsi nel tie-break. Qui è il tennista romano che finito sotto di un mini-break prova a ricucire lo strappo salendo da 0-2 a 2-2, ma nel nono punto del tie-break i due entrano nello scambio e il dritto in diagonale di Cobolli finisce lungo e consegna anche il secondo set a Zverev.

Il terzo parziale è all’insegna del nervosismo per Flavio, che in più di un’occasione rivolge messaggi di sconforto al proprio angolo. L’equilibrio si spezza precocemente anche in questo set, con Zverev che alza ancora una volta il livello – con un rovescio lungo linea giocato alla perfezione – e strappa ancora una volta il servizio all’avversario salendo così 3-1. Cobolli dovrebbe provare a spezzare il ritmo del tedesco con qualche variazione in più e proponendo palle sempre diverse, mentre spesso e volentieri cerca lo scambio da fondo che è terra di conquista per Zverev. Il resto del set – e del match – scorre via piuttosto velocemente, con Zverev che vince i successivi tre giochi e chiude per 6-1 al quarto match point utile per un passivo forse fin troppo severo per Cobolli.