Lo spagnolo ha parlato in conferenza stampa dopo la vittoria all’esordio contro Alex De Minaur: tra i temi trattati la gestione delle energie e il forfait di Djokovic

Foto di Felice Calabrò

Carlos Alcaraz è partito con il piede giusto in questa edizione delle ATP Finals, con una vittoria convincente su Alex De Minaur che lo proietta momentaneamente in test al gruppo “Jimmy Connors”. Per lo spagnolo si tratta di un vero e proprio banco di prova, non solo per l’importante posta in palio – con il numero uno al mondo a fine anno ancora da blindare – ma anche perché si tratta di un torneo dove ha storicamente fatto sempre grande fatica. Su questo tema Alcaraz è stato interpellato nella conferenza stampa che ha seguito il match, dove ha raccontato su quali aspetti ha lavorato insieme al suo team per provare a fare meglio. “È stato un processo di apprendimento. Si è trattato di capire di cosa avevo bisogno, soprattutto fuori dal campo, per restare motivato e entusiasta durante la parte indoor della stagione. L’anno può essere molto lungo, con tante partite e tornei. È un torneo in cui voglio fare bene, e un giorno vincerlo. Quindi grazie a questo arrivo qui motivato e con un ottimo livello. Sono davvero orgoglioso di come ho gestito tutto per arrivare a fine anno in queste condizioni“.

Non poteva mancare la domanda sul forfait di Novak Djokovic, che ha portato Lorenzo Musetti a finire nello stesso girone dello spagnolo “Ovviamente, avere uno come Novak nel gruppo è sempre dura. L’esperienza che ha in questo torneo e il livello che mostra sui campi indoor sono notevoli. L’ho affrontato nel 2023 e, anche se ho giocato bene, mi ha distrutto (sorride). A essere onesto, preferisco Lorenzo – dice ridendo – Non mentirò. Vediamo come si adatterà. Viene da Atene e non ha potuto abituarsi molto al campo. Ma sono sicuro che farà bene“.