Il primo grande torneo sulla terra battuta ha emesso alcuni verdetti interessanti

Foto Ray Giubilo

Il Masters 1000 di Monte Carlo – primo grande torneo sulla terra rossa – ha emesso alcuni verdetti davvero interessanti. Non c’è dubbio che Carlos Alcaraz sia il giocatore da battere su questa superficie, almeno in attesa del ritorno di Jannik Sinner (che avverrà a Roma tra meno di un mese). Il 21enne spagnolo si esalta sul mattone tritato, ha vinto il Roland Garros l’anno scorso e ha sollevato il trofeo nel Principato ieri. Pur non esprimendo il suo miglior tennis per la maggior parte della settimana, il numero 2 del mondo ha dimostrato di avere margine rispetto a tutti i suoi rivali e potrà incrementare la sua condizione nei prossimi tornei (a partire da Barcellona).

Nonostante la sconfitta in finale e l’infortunio alla gambe, anche Lorenzo Musetti esce molto bene dal primo Masters 1000 sulla terra. Il giovane azzurro ha certificato di essere un top player su questi campi e la sua maturazione è stata evidente a tutti. Il numero 11 del mondo non è più soltanto talento, ma ha imparato a soffrire e a cambiare tattica durante il match se le cose non vanno per il verso giusto. Le sue vittorie contro Stefanos Tsitsipas e Alex de Minaur sono state davvero emblematiche in tal senso.

Ospite nell’ultima puntata della ‘Domenica Sportiva’ su Rai 2, la leggenda del tennis italiano Adriano Panatta ha analizzato il brillante percorso di Musetti a Monte Carlo: “Lorenzo ha fatto davvero un ottimo torneo, è migliorato sotto tutti i punti di vista. Gestisce meglio i vari momenti della partita e non è più solo talento, ecco perché la Top 10 è ad un passo ora.”

Adriano ha speso qualche parole anche per Carlitos Alcaraz: “Lo spagnolo è il migliore di tutti dal punto di vista tecnico, ma non ha la costanza di Sinner.”