L’ex giocatore francese ha analizzato nel dettaglio la veemente ascesa del tennis italiano, soffermandosi in particolare sul quattro volte campione Slam

Jannik Sinner rappresenta il fiore all’occhiello del movimento tennistico italiano, che ha avuto un’ascesa impressionante negli ultimi anni sfornando talenti in sequenza. Il nostro Paese è in cima a questo sport adesso e lo dimostra il fatto che gli azzurri hanno sollevato la loro terza Coppa Davis di fila lo scorso weekend pur senza Sinner e Musetti. Il 24enne di Sesto Pusteria – capace di diventare il leader del circuito maschile insieme al suo principale rivale Carlos Alcaraz – ha rappresentato un esempio virtuoso per tutti i suoi connazionali, che non lo vedono come un nemico, bensì come un modello da cui trarre ispirazione.
Nel corso di una lunga intervista rilasciata a ‘Eurosport Francia‘, l’ex giocatore francese Gilles Simon ha espresso alcune considerazioni interessanti sulla crescita del tennis italiano: “La federazione italiana ha iniziato a collaborare con le varie accademie a differenza di ciò che avveniva in passato, oltre ad aver moltiplicato i tornei in casa a tutti i livelli. In questo modo, c’è stato un effetto valanga che ha generato una grande ondata di talenti.” ‘Gillou’ è sceso ancora di più nel dettaglio: “È ovvio che non tutti possono essere Jannik Sinner, ne nascono pochissimi così e può succedere in qualsiasi zona del mondo. La domanda che mi pongo è la seguente: se noi francesi avessimo un giocatore di quel calibro, saremmo in grado di portarlo fino in cima? Gli italiani ci sono riusciti, mentre noi faremmo più fatica secondo me.”
Simon ha parlato infine della sua collaborazione con l’ex numero 1 del mondo Daniil Medvedev: “Ha un piccolo mostro dentro di sé che non è semplice da gestire. Fuori dal campo è una persona estremamente piacevole, ma quando gioca viene fuori qualcosa di diverso. Lo sapevo già prima di iniziare a lavorare con lui, quindi non è stata una sorpresa. Tutto il resto è stato puro divertimento.”

