Cobolli si prende la copertina, ma ancora si confermano i limiti di questa formula della Davis

Grande lottatore, Flavio Cobolli, grande agonista. Ragazzo sano, educato semplice, un sorriso spontaneo, insomma il figlio che tutte le mamme vorrebbero avere.
Però può migliorare, ancora tanto, e suo padre capisce di tennis come pochi. Forza Flavietto, allora, puoi e devi fare quel salto che ti manca. Non è facile ma provaci, non adagiarti mi raccomando. Puoi essere un grandissimo, mentre ora sei ‘solo’ grande.
La Coppa Davis, invece, è purtroppo scesa in basso, e noi italiani siamo tra i pochi, insieme, ad Australia, Francia e Spagna, che tentiamo di salvarla. Ovviamente sono contentissimo che l’ abbiamo vinta, non è stato facile, quindi bravissimi agli azzurri.
La mia non è una considerazione fatta per sminuire la nostra vittoria, ma una accusa ai ‘macellai’ incaricati di stilare il calendario che la mettono la settimana dopo il Masters. Così a giocarsi Italia-Spagna, nobilissima finale, non sono stati Sinner ed Alcaraz ma Cobolli e Munar, con tutto il rispetto per due ragazzi che ci hanno offerto un incontro emozionante. Ma tolte spagnoli e italiani, quanti hanno guardato in tv la partita ?
Avete distrutto il doppio, ora la Davis,
andate a… quel Paese (tennisticamente, è ovvio).

