Nella consueta conferenza stampa di fine torneo, il presidente della FITP Angelo Binaghi ha fatto il punto sulle Finals tra il successo del presente e le riflessioni sul futuro

Le ATP Finals 2025 chiudono con un bilancio di “230 mila spettatori, quasi il doppio rispetto al primo anno in cui c’era il Covid e c’era la capienza ridotta al 65%. Quest’anno lo Stato ci ha dato 13,7 milioni di euro e l’extragettito sfiora i 100 milioni di euro”. Con questi numeri il Presidente della FITP Angelo Binaghi presenta il successo della quinta edizione del Master organizzato a Torino, nella consueta conferenza stampa di fine torneo dove si traccia un bilancio tra presente e futuro. E sarà proprio da questi numeri che sarà necessario ripartire per capire come si articolerà il futuro della competizione, tra l’incognita della sede e il nodo – assolutamente non banale da sciogliere – del nuovo Decreto Sport, poi diventato legge, che prevede il coinvolgimento diretto del Governo nell’organizzazione dei grandi eventi in Italia. “È sopraggiunto un problema nuovo – spiega piuttosto schiettamente Binaghi -. Oggi il ministro dello Sport, Andrea Abodi, sarà nostro ospite per la finale, nelle prossime settimane parleremo col governo: dall’applicazione della legge, in un modo o nell’altro, discenderanno i discorsi sulla sede. Il contributo statale rende l’evento sostenibile senza grandi difficoltà e potrebbe anzi consentire alla manifestazione di continuare a svilupparsi creando un effetto moltiplicatore tutto l’anno in tutti i territori. Il tennis, oggi, è il miglior investimento possibile nello sport per lo Stato italiano“.
L’alternativa a Torino sembra essere Milano, dove però bisogna ancora identificare l’arena dove svolgere l’evento e capire la fattibilità sul piano delle infrastrutture e della mobilità. Ovviamente l’ATP resta alla finestra, interessata a garantire che l’evento di punta della stagione venga organizzato nel miglior modo possibile e senza che la macchina organizzativa di questi anni sia eccessivamente stravolta. Sarà una partita che si giocherà probabilmente a fari spenti, ma da cui dipenderà il futuro delle ATP Finals da qui ai prossimi anni (il torneo dovrebbe restare in Italia almeno fino al 2030). Infine il presidente Binaghi ha espresso la sua soddisfazione per i numeri che l’Italia continua a far registrare dal punto di vista dei praticanti, sulla scia non solo degli eventi organizzati a livello nazionale ma anche grazie ai successi di Sinner, Musetti e Paolini. “Da quando abbiamo iniziato a Torino, nel 2021, il delta degli appassionati di tennis e padel rispetto al calcio è diminuito dal 39% all’8%, quello dei praticanti dal 20% al 5%. Grazie ai risultati dei nostri atleti, con Sinner, Musetti e Paolini tra i top 8 mondiali, e al lavoro organizzativo, abbiamo fatto un ulteriore passo in avanti nel nostro obiettivo di diventare lo sport più popolare in Italia. Stiamo arrivando”.

