Il coach di Lorenzo ha parlato alla vigilia del match fra il suo pupillo e il numero 1 del mondo alle ATP Finals, con il sogno di accedere alle semifinali ancora vivo

Foto di Ray Giubilo

Lorenzo Musetti ha saputo soltanto all’ultimo che avrebbe partecipato alle Nitto ATP Finals di Torino (in virtù del forfait di Novak Djokovic) e si sta godendo al massimo questa esperienza, essendo consapevole di aver disputato la migliore stagione della sua giovane carriera. Dopo un esordio contro Taylor Fritz in cui la stanchezza ha fatto la differenza, visto che l’azzurro aveva giocato la finale ad Atene meno di due giorni prima, il 23enne carrarino si è riscattato contro Alex de Minaur regalando al pubblico dell’Inalpi Arena uno spettacolo straordinario. La partita con l’australiano è stata un turbinio di emozioni, con il numero 2 d’Italia che sembrava spacciato ad un certo punto nel terzo set, prima di trovare in fondo al suo cuore le energie necessarie per prevalere.

Il toscano tornerà in campo stasera contro il numero 1 del mondo Carlos Alcaraz, a cui manca una sola vittoria per essere certo di chiudere il 2025 in vetta al ranking ATP. Lorenzo deve vincere per accedere alle semifinali, con un occhio rivolto anche verso Fritz e de Minaur che scenderanno in campo nel pomeriggio. In una lunga intervista rilasciata a Federica Cocchi per ‘La Gazzetta dello Sport‘, Simone Tartarini ha spiegato come Musetti ha trascorso il giorno di riposo: “C’è stato qualche impegno con gli sponsor e soprattutto tanto riposo. Relax con la sua famiglia, con Veronica e il figlio Ludovico, oltre che con i suoi genitori che sono presenti qui a Torino. Solo riposo e niente tennis. Non ha toccato la racchetta.” Nemmeno Carlitos si è allenato ieri dopo la dura battaglia contro Fritz. “Entreremo in campo per vincere contro Alcaraz, anche se le energie residue non sono molte. Al tempo stesso, giocare l’ultimo match con la possibilità di ribaltare tutto è una bella cosa” – ha aggiunto Simone.

Tartarini ha affrontato anche l’argomento Coppa Davis: “Prenderemo una decisione insieme al capitano Filippo Volandri al termine delle Finals. Bisogna anche considerare l’imminente nascita di Leandro, che avverrà fra pochi giorni. Lorenzo non ha mai saltato una competizione a squadre fin da quando è piccolissimo, ma è opportuno evidenziare che ha fatto soltanto cinque giorni a casa nelle ultime sedici settimane. Il cuore ci dice di giocare, mentre la ragione ci suggerisce di non fare scelte avventate.”