La leggenda serba è tornata a parlare del caso doping che ha coinvolto il fuoriclasse azzurro, esprimendo un pensiero destinato a far molto discutere

Foto di Ray Giubilo

Jannik Sinner ha ottenuto risultati straordinari nell’ultimo anno e mezzo, nonostante la sua serenità psico-fisica sia stata drasticamente minata dal ‘caso Clostebol‘ con cui si è trovato a dover fare i conti. La vicenda è nota a tutti e si è conclusa all’inizio del 2025 con un accordo tra il fuoriclasse azzurro e la WADA, finalizzato ad evitare che il procedimento arrivasse dinnanzi al TAS di Losanna. Il 24enne di Sesto Pusteria ha dovuto accettare tre mesi di sospensione non potendo competere da febbraio a maggio, ma ciò non gli ha impedito di avere comunque un’annata eccezionale in cui ha sollevato cinque trofei (due Slam, un Masters 1000 e due ATP 500).

L’italiano – che ha esordito con una vittoria in due set su Felix Auger-Aliassime alle Nitto ATP Finals di Torino – è ancora in piena corsa per chiudere il 2025 in vetta al ranking ATP, anche se dovrà sperare in un passo falso del suo grande rivale Carlos Alcaraz. Di recente, Simone Vagnozzi ha ribadito quanto la vicenda Clostebol sia stata dura da affrontare per tutti i membri del team di Jannik, che ha dimostrato ancora una volta una forza mentale fuori dal comune resistendo all’enorme pressione esterna.

Nel corso di una lunga intervista rilasciata al famoso giornalista britannico Piers Morgan – di cui è stata resa pubblica un’anteprima (la versione integrale sarà disponibile nelle prossime ore) – il 24 volte campione Slam Novak Djokovic è tornato a parlare del caso doping che ha coinvolto Sinner gettando ulteriore benzina sul fuoco: “Quella nube scura lo accompagnerà per il resto della sua carriera, così come la nuvola del Covid ha perseguitato il sottoscritto.” Già nei mesi scorsi, la leggenda serba aveva espresso dei dubbi sul modo in cui era stato gestito il ‘caso Sinner’, lasciando velatamente intendere che quest’ultimo avesse beneficiato di un trattamento privilegiato.