Tra l’azzurro e le Finals ora c’è solo l’ex n. 1 del mondo serbo, giunto alla sua 144esima finale. Novak è in vantaggio 8-1 nei precedenti e ha vinto le ultime cinque partite

Inarrestabile Musetti ad Atene. Dopo quasi due ore e mezza di gioco, il carrarino prevale sull’aggressività di Sebastian Korda per 6-0 5-7 7-5 e si assicura un posto nella finale del Vanda Pharmaceuticals Hellenic Championship. Ora l’ultimo grande sforzo prima del sogno, il faccia a faccia con il campionissimo serbo Novak Djokovic ma… sarà l’aria della Grecia, Lorenzo pare stia diventando sempre più “filosofo”, facendosi valere con crescente detrminazione e lucidità, solido nel perseguire l’obiettivo Finals. Lo dimostrano, in particolare, i momenti critici con Wawrinka – con cui è stato a due punti dalla sconfitta – e Korda – a cui ha annullato un match point; due prestazioni che ne hanno testato positivamente ancora una volta la maturità, una sana rabbia e la voglia di gettare il cuore oltre l’ostacolo.
Certo, sarà molto complicato contro il Djoker il quale, tra le altre cose, gareggia praticamente in casa da quando di recente si è trasferito con la famiglia nella capitale ellenica. Se in buone condizioni fisiche, l’ex n. 1 del mondo sfoggia ancora un tennis micidiale, nonostante i suoi 38 anni e mezzo. Lorenzo dovrà stare attento a non rimanere intrappolato nelle retrovie del campo e, anzi, dovrà conquistare terreno appena lo scambio si accorcia. E poi il servizio. Se dall’altra parte della rete c’è il più abile ribattitore della storia sarà d’obbligo un’ottima percentuale di prime palle, cela va sans dire…
Il serbo è in vantaggio 8-1 negli scontri diretti e ha vinto le ultime cinque partite, la più recente è di quest’anno, a Miami. Lorenzo si è imposto soltanto sulla terra di Montecarlo nel 2023, con una vittoria in rimonta al terzo set. Oltre alla qualificazione alle Finals, il successo contro Novak significherebbe per Musetti il terzo titolo in carriera dopo quelli di Amburgo e Napoli, nel 2022; si tratta inoltre della sua ottava finale tout court, la terza del 2025 dopo Montecarlo e Chengdu.
Djokovic, già qualificato alle Finals e sorteggiato nel “Jimmy Connors Group” insieme ad Alcaraz, Fritz e De Minaur, confermerà o meno la presenza all’Inalpi Arena dopo la finale di Atene; tuttavia, l’ex n. 1 del mondo ha ancora tanta fame di vittorie e la competizione in Grecia vuole essere un ulteriore tassello ad un palmares da capogiro. Nella finale n. 144 in carriera – e già questo è pazzesco – Nole punta infatti al titolo n. 101, non troppo lontano dai 109 ATP di Jimmy Connors, record assoluto per ora nel circuito maschile. Senza contare che sarebbe inoltre a due sigilli dal primato personale di Roger Federer, giunto a 103 successi. Nella corsa al titolo, il tennista di Belgrado ha sconfitto Tabilo, Borges e Hanfmann senza mai concedere un set. Leggermente oscurato nei grandi eventi dall’esplosione dei fenomeni Sinner e Alcaraz, nel 2025 Nole è riuscito comunque a raggiungere la semifinale in tutti gli Slam; ha vinto però soltanto il torneo di Ginevra e, nei tornei ‘1000’, ha disputato un’unica finale a Miami, persa contro l’outsider Mensik.

