Dopo Vienna e Parigi, per la terza volta in poche settimane Alexander Zverev si ritroverà contro Sinner a Torino. E la battuta è d’obbligo…

foto Paul Zimmer

Sembra che il “depresso” Zverev dello scorso Australian Open abbia lasciato spazio a una versione più ironica di Sascha. Dopo le esternazioni, scioccanti per un top 3, di non sentirsi all’altezza, di avere il timore di non riuscire mai ad alzare un trofeo dello Slam, la stagione indoor europea ha svelato uno Zverev diverso. Uno Zverev che, sebbene sempre un po’ rassegnato, a Vienna, nell’ilarità generale, aveva incolpato Jannik di vincere troppo: “Jannik, da due anni stai sulle p… a tutti i giocatori! Sappiamo che sei il migliore al mondo, rilassati, lascia spazio anche a noi!”.

In attesa dell’esordio di domenica alle Finals di Torino (giocherà contro Ben Shelton nell’incontro serale), nel giorno dedicato ai media, il numero 3 del mondo ha commentato il sorteggio dei gironi e in particolare il suo gruppo, nel quale figura Jannik Sinner.

“Entrambi (Sinner e Alcaraz, ndr) sono sicuramente tra i migliori giocatori al mondo. Per me, su questa superficie particolare e al coperto, su un campo duro più veloce, mi sembra che questo campo sia molto più veloce di quello di Parigi, penso che Jannik sia il miglior giocatore al mondo in questo momento. E penso che se lo chiedessi a Carlos, probabilmente sarebbe d’accordo – ha detto Zverev – Ovviamente chiunque può battere chiunque, e Carlos può battere Jannik e viceversa. Ma negli ultimi due anni ero nello stesso girone di Carlos e sono riuscito a vincere entrambe le partite”.

E sul finale il tempo per una battuta: “In realtà speravo che fossero entrambi nello stesso girone, ma ormai è andata così”.