Le parole del numero due del mondo dopo il successo al secondo turno dell’ATP 500 di Pechino contro Terenca Atmane al terzo set

Lasciando per strada un set Jannik Sinner ha staccato il pass per i quarti di finale dell’ATP 500 di Pechino. 6-4 5-7 6-0 il risultato con il quale numero due del mondo ha superato Terence Atmane in quello che è il primo torneo dopo la finale persa agli US Open, che ha spinto l’azzurro a credere di dover cambiare qualcosa nel proprio gioco. Il tutto, senza però dover snaturare la propria identità. “Sto pensando tanto, ne stavamo parlando dopo la partita – ha spiegato Jannik in conferenza stampa –. Sto spendendo molta forza mentale e devo stare attento a non farlo troppo. Non dobbiamo stravolgere la mia identità e il giocatore che sono. In questo momento sto provando a fare un 20% diverso e a restare me stesso per l’80%. Però magari serve il 95% di quello che sono io e sperimentare per il 5%, ma farlo nei momenti più tranquilli. Sto pensando soprattutto al servizio con le rotazioni. Poi tutto il resto, dalla smorzata provata al serve and volley. Ci sono tante cose positive. Devo stare un po’ attento a non perdere quello che sono, ma fa tutto parte del processo. Onestamente dobbiamo vedere un po’ di match. E non è che da un giorno all’altro faremo solo serve and volley. Devo essere un po’ imprevedibile e ottimizzare tutto questo processo“.
L’azzurro ha analizzato la vittoria contro Atmane: “C’è sempre preoccupazione se perdi il secondo set perché nel terzo può succedere che le cose vadano in ogni modo. Specialmente contro chi serve molto bene. Io ho giocato un ottimo primo game per brekkarlo e quello mi ha dato fiducia. Poi dopo il secondo break c’era un’atmosfera diversa – ha aggiunto l’azzurro, per poi rispondere laconico alla domanda su un possibile problema alla caviglia dopo la scivolata nel terzo set – Niente, nessun problema fisico“. E sul prossimo avversario, l’ungherese Fabian Marozsan: “L’ho affrontato ad Halle più di un anno fa. Sta giocando bene, ho visto i suoi due match qui. Il suo picco è molto molto alto, è un grande colpitore e ha una grande mano“.