Il giocatore spagnolo – che era stato zittito da Evans dopo il suo sfogo contro l’ATP – ha provato a correggere il tiro in conferenza stampa

Prima del suo match contro Jakub Mensik al Masters 1000 di Toronto, Alejandro Davidovich Fokina aveva pubblicato sui social un duro sfogo indirizzato verso l’ATP e gli organizzatori del torneo canadese, rei di aver programmato questo incontro alle 11 locali (le 17 italiane) mentre l’inizio degli incontri sugli altri campi era fissato per le 12.30 (le 18.30 italiane). Il giocatore spagnolo aveva ricevuto l’immediata risposta del veterano britannico Dan Evans, che lo aveva invitato ad alzarsi dal letto e giocare, oltre ad averlo etichettato come ‘patetico’. Il nativo di Malaga è regolarmente sceso in campo ieri e ha sfoderato un’ottima prestazione contro il vincitore del Miami Open, liquidandolo in due set e staccando il pass per gli ottavi di finale.
In conferenza stampa dopo la vittoria contro Mensik, l’attuale numero 19 del mondo è tornato su quell’accesa polemica e ha cercato di correggere un po’ il tiro: “Il match è stato più complicato di quanto non dica il punteggio, ve lo posso garantire. Ho scritto sui social che dal mio punto di vista non c’era una singola ragione per programmare questo incontro così presto, visto che le altre partite iniziavano alle 12.30, ma non ho mai detto che non volevo giocare alle 11. Ho soltanto rimarcato che alcune cose vanno cambiate.”
Alejandro può comunque essere molto soddisfatto del livello espresso in campo: “Sapevo che sarebbe stata una sfida difficile perché avevo già giocato contro Jakub quest’anno. Ha un servizio eccezionale e ho dovuto faticare per guadagnarmi delle chance, ma ho sempre mantenuto la giusta intensità e ho ottenuto una vittoria importante.” Il suo prossimo avversario sarà il russo Andrey Rublev, finalista a Montreal l’anno scorso, che ha eliminato in rimonta il nostro Lorenzo Sonego.