Quinta finale Slam della carriera – la terza di questo incredibile 2025 – per Jannik Sinner, che sul Centre Court sconfigge il sette volte campione Djokovic con una prestazione incredibile

Jannik Sinner gioca una delle sue migliori partite di questa stagione e con una prestazione maiuscola conquista la sua prima finale a Wimbledon, domenica sfiderà ancora una volta Carlos Alcaraz per il titolo. Il numero uno al mondo si è imposto piuttosto nettamente il sette volte campione del torneo Novak Djokovic con il punteggio di 6-3, 6-3, 6-4 in poco meno di due ore di gioco, vittoria che porterà Sinner a giocare la sua quinta finale Slam quando deve ancora compiere ventiquattro anni. L’azzurro ha avuto solamente un piccolo passaggio a vuoto nel terzo set dove ha dovuto difendere una palla dello 0-4, prima di vincere sei degli ultimi sette giochi dell’incontro. Con la finale messa a segno quest’oggi sui prati dell’All England Club Sinner ha conquistato almeno una finale in tutti e quattro i tornei dello Slam, il secondo più giovane di sempre a raggiungere questo importante traguardo che fino ad ora era riuscito solamente a nove giocatori nella storia.
La partita impiega solamente un paio di game per entrare nel vivo, con Sinner che già in occasione del terzo gioco riesce ad operare il break e portarsi in vantaggio: Djokovic parte nel game piazzando il primo ace dell’incontro, ma non riesce a ripetersi con la stessa efficacia nei punti successivi ed è costretto a cedere alla qualità dei colpi del suo avversario. A sorprendere è in particolare la velocità e il ritmo che l’altoatesino ha impresso alla partita fin dai primissimi punti giocati, a dimostrazione di come l’equilibrio complessivo che sussiste attualmente tra i due è molto diverso rispetto alle prime sfide dove il serbo aveva il totale controllo degli scambi. Dal canto di Sinner non sembra esserci alcun problema dal punto di vista della condizione fisica, chiudendo tre dei primi quattro turni di battuta a zero con un rendimento del 100% con la prima in campo. Il set viene deciso da un secondo e decisivo break in favore di Sinner nel corso del nono game, dopo che Djokovic aveva salvato i primi due set point sotto 15-40 e senza riuscire a capitalizzare due palle game.
Se il primo parziale aveva già mostrato i valori dei due giocatori in campo, e come la sfida fosse in pieno controllo da parte dell’altoatesino, nel secondo set si assiste a un vero e proprio dominio da parte di Sinner. Ancora un break – il secondo consecutivo – operato nel secondo gioco, e un solo punto perso al servizio per un 3-0 che racconta tanto del match che si sta disputando fino ad ora sul Centre Court. La partita vive quindi una fase di stallo, con i quattro successi giochi che vedono entrambi i giocatori tenere il proprio turno di battuta concedendo un solo quindici al giocatore in risposta, con il punteggio che però sorride in ogni caso al numero uno al mondo che può quindi attendere il momento giusto. Contrariamente a quanto successo nel primo set, Djokovic stavolta riesce ad uscire da una situazione complicata nel corso dell’ottavo gioco: annulla un set point con l’ace, e grazie all’errore di rovescio da parte dell’azzurro alla quinta palla game tiene un preziosissimo turno di battuta. Andato a servire per il set, il numero uno al mondo parte con un doppio fallo e una seconda di servizio – con cui riesce a fare comunque il punto – e al secondo set point chiude con il decimo ace dell’incontro, 2-0 Sinner dopo un’ora e dieci minuti.
Tra il secondo e il terzo set Djokovic chiama il medical time-out, per farsi trattare la gamba sinistra che continua a dargli fastidio. Se la partita sembrava essere totalmente a senso unico e con tante incognite sul piano fisico per il serbo, ecco che Sinner a sorpresa cede per la prima volta il servizio e questa volta è Djokovic a salire 3-0 anche grazie a una mini serie di sette punti consecutivi. Le difficoltà al servizio non sono ancora terminate per il numero uno al mondo, che nel quarto gioco deve salvare la palla del doppio break che avrebbe compromesso forse in maniera irreversibile il set. Il gioco del tennis è però tanto affascinante quanto imprevedibile, e così in pochi minuti Djokovic passa dal possibile 4-0 al concedere palla break: un errore di rovescio del serbo vale il contro break per Sinner, che torna così ‘on serve’ e nel successivo turno di battuta ricuce definitivamente lo strappo, 3-3. Le certezza di inizio parziale sembrano essersi nuovamente dissolte per Djokovic, che fatica a coprire tutte le zone del campo e torna a soffrire in maniera importante i colpi dell’altoatesino. Il sorpasso viene realizzato immediatamente da parte di Sinner nel corso del settimo gioco, con una risposta incredibile di dritto che sorprende il serbo nella terra di nessuno e dopo che Djokovic aveva sbagliato una volee semplicissima sul 15-30. Sinner avrebbe già l’occasione di chiudere in risposta nel nono gioco con il primo match point dell’incontro, evento che accade pochi minuti più tardi al terzo match point con un dritto a campo aperto.

