Giornata tutto sommato positiva per i colori azzurri all’ASPRIA Tennis Cup, sebbene vadano registrate le eliminazioni di Fonio, Bondioli e Travaglia

Foto di Francesco Peluso

Le vittorie all’ASPRIA Tennis Cup permetteranno a Jacopo Berrettini di migliorare il suo best ranking. “Nel periodo di assenza ho provato l’orribile sensazione di non essere all’altezza”. Ne è uscito alla grande, e oggi si fa forza del clima magico trovato a Foligno. Negli ottavi sfiderà il n.1 Prizmic. Non era mai successo che Jacopo vincesse due tornei di fila. Ce l’ha fatta qualche settimana fa, quando si è imposto back-to-back a Cervia e Cordoba. Ha vinto 16 delle ultime 18 partite e, nella classifica ATP di lunedì prossimo, migliorerà il best ranking (è stato al massimo numero 310, è già certo di salire intorno al 305). Berrettini ha usufruito del ritiro del tedesco Henri Squire, che ha alzato bandiera bianca dopo aver perso il tie-break del primo set. 

Sarà un caso, ma la carriera di Berrettini è svoltata lo scorso anno, quando per la prima volta si è allontanato da Roma. È stato accolto dalla Tennis Training School di Foligno, diretta da Fabio Gorietti e il cui approccio umano, “sano”, per dirla con Berrettini, sta facendo la differenza. Comunque vada contro Prizmic, il romano ha la certezza di migliorare il best ranking. Ma per fare un salto di qualità sarà fondamentale raccogliere punti lontano dalla terra battuta, laddove ha giocato circa il 65% delle sue partite.

C’era grande attesa, quasi frenetica, per il match-clou del primo turno, la sfida tra baby fenomeni Andres Santamarta Roig e Jacopo Vasamì, entrambi classe 2007 e rispettivamente numero 1 e numero 2 della classifica mondiale riservata agli Under 18. Si può pensare che sia stato il primo episodio di una potenziale rivalità, anche se nessuno dei due – soprattutto lo spagnolo – ha espresso il proprio miglior tennis. Sorride l’Italia grazie alla vittoria di Vasamì, un 6-3 7-5 che lo proietta agli ottavi contro Mili Poljicak. Il romano ha mostrato a sprazzi le qualità che gli hanno permesso di essere uno dei giocatori più in vista del circuito junior. Su tutti, un servizio che supera i 220 km/h e una fiammata di dritto lungolinea che vale già il circuito maggiore.

Buon esordio per Marco Cecchinato. L’ex semifinalista del Roland Garros ha superato con un netto 6-4 6-1 lo spagnolo Max Alcala Gurri. Niente da fare per gli altri azzurri, tutti sconfitti in tre set: rimpianti soprattutto per Giovanni Fonio, battuto al tie-break decisivo dall’olandese Max Houkes, mentre hanno avuto meno chance Federico Bondioli e Stefano Travaglia, battuti rispettivamente da Thomas Faurel e Mili Poljicak.