Il leggendario coach australiano ha raccontato un aneddoto molto significativo risalente a Wimbledon 2022

Jannik Sinner giocherà la finale del Roland Garros questo pomeriggio contro Carlos Alcaraz, in quello che si preannuncia come un match destinato a rappresentare uno spartiacque nella loro rivalità. L’azzurro e lo spagnolo hanno già disputato alcuni match strepitosi l’uno contro l’altro ed è chiaro a tutti che siano il futuro del nostro sport, ma oggi si affronteranno per la prima volta nell’ultimo atto di un Major. Il numero 1 del mondo ha conquistato tre titoli del Grande Slam finora, mentre il suo rivale iberico ne ha già messi in bacheca quattro (oltre ad essere il campione uscente a Parigi). Nessuno dei due ha mai perso una finale in un Major prima di oggi e ci sono tutti gli ingredienti per assistere ad una battaglia senza esclusione di colpi.
Nella semifinale di venerdì, Jannik ha piegato la stoica resistenza di Novak Djokovic al termine di una sfida più dura di quanto non ci si aspettasse alla vigilia. La leggenda serba ha venduto cara la pelle dal primo all’ultimo punto e avrebbe meritato di vincere almeno un set, ma il 23enne di Sesto Pusteria è stato bravo ad arginare tutti i suoi tentativi e a portare a casa la vittoria grazie ad una prestazione convincente (sebbene non perfetta). Al termine dell’incontro, il 23enne di Sesto Pusteria ha voluto rendere omaggio a Nole ringraziandolo per il suo aiuto dentro e fuori dal campo.
In un’intervista rilasciata a ‘TNT Sports’ alla vigilia della finale, Darren Cahill ha raccontato di aver chiesto proprio a Novak qualche consiglio su come aiutare Jannik dopo il loro quarto di finale a Wimbledon nel 2022: “Djokovic è stato uno di quei giocatori a cui ho chiesto consigli dopo che aveva battuto Sinner in cinque set a Wimbledon nel 2022. Tutti gli altri giocatori si erano limitati a dirmi frasi di circostanza piuttosto banali, ma non lui. Nole mi ha spiegato che il gioco di Jannik doveva diventare più vario e imprevedibile e che doveva migliorare il servizio. Le sue parole ci hanno davvero aiutato. Sapevamo già in quali aree del gioco Sinner doveva progredire, ma ascoltare quelle parole da una leggenda come Novak ci hanno dato una prospettiva diversa.”