Il tennista romano è arrivato soltanto domenica a Parigi dopo aver trionfato ad Amburgo, e ai microfoni di Eurosport racconta le sue sensazioni in vista dell’esordio nel secondo Slam dell’anno

Flavio Cobolli si sta rilanciando in questo 2025, dopo una prima parte di stagione complicata dove le vittorie facevano fatica ad arrivare. La vittoria ad Amburgo – seguita al primo titolo ATP a Bucarest di qualche mese fa – sono due tappe fondamentali di questo percorso di risalita, reso possibile anche dalla rete che il tennista romano sta costruendo intorno a sé. Arrivato a Parigi nella giornata di domenica, ha raccontato ad Eurosport le sue sensazioni a poche ore di distanza dal successo nel torneo tedesco. “Sono molto contento del risultato che ho ottenuto ad Amburgo, può essere importante per la mia stagione. Ho passato momenti bui rispetto all’anno scorso, pieno di soddisfazioni, sono stato infortunato e le vittorie non arrivavano, finalmente è arrivata la giusta gioia che potesse cambiare la stagione, prima a Bucarest e poi ora ad Amburgo”.
Ad Amburgo erano presenti il fratello, la ragazza ed Edoardo Bove – calciatore della Fiorentina e suo grande amico – figure fondamentali per Flavio. “Sempre bello avere le persone care vicino a te, mi sono sempre stati vicini in questa stagione, soprattutto nei momenti difficili.“. Tra le figure imprescindibili c’è ovviamente il padre, Stefano, che riveste anche il ruolo di allenatore. Cobolli ha parlato anche del rapporto con Fernando Vicente, coach di Rublev. “Mio padre e Fernando hanno un ottimo rapporto, mi piace allenarmi con Andrey e quando posso mio padre organizza delle sessioni di allenamento con lui. La videochiamata dopo la finale? Quando mi ha visto ha detto che voleva chiamare papà per sentire se era contento”
L’intervista completa di Flavio Cobolli, in esclusiva ai microfoni di Eurosport: