A Serena la tds n.25, e la Cibulkova non ci sta

Il torneo di Wimbledon ha assegnato la testa di serie n.25 a Serena Williams, trovando un giusto equilibrio tra il desiderio di aiutarla e la necessità di non scontentare troppe colleghe. Ne fa le spese la Cibulkova, che dice la sua: "Non è corretto, mi sono guadagnata quel posto". Nel maschile la formula premia Federer, + 18 per Raonic.
L’All England Club ha scelto la soluzione che creasse meno problemi possibile. La patata era potenzialmente bollente: volevano offrire una testa di serie a Serena Williams per la prossima edizione di Wimbledon, al via lunedì 3 luglio, ma senza scontentare troppe sue colleghe, che non avrebbero visto di buon occhio una retrocessione nel seeding. Così, hanno deciso di piazzare la campionissima statunitense al numero 25, ben lontana da dove meriterebbero i suoi sette titoli ai Championships, ma al posto giusto per darle la garanzia di non trovare una delle altre big almeno nei primi due turni, e allo stesso tempo ridurre al minimo il malcontento delle altre. La scelta del numero 25 non è casuale: significa aver inserito Serena nell’ultimo gruppetto di teste di serie (che vanno di otto in otto), quindi senza spostare di una virgola alcun equilibrio e scontentando una sola giocatrice: Dominika Cibulkova. Da numero 32 del ranking WTA è stata lei a fare le spese dell’ingresso di Serena fra le teste di serie, scivolando appena fuori dall’elenco. Interrogata sull’argomento alla vigilia dell’annuncio delle teste di serie (arrivato questa mattina), la slovacca prima ha fatto spallucce, mentre più tardi ha chiesto di tornare davanti ai giornalisti per dire la sua, magari in un estremo tentativo (fallito) di salvare la sua testa di serie. “Mi sono guadagnata il diritto di essere testa di serie – ha detto – e se mi mettessero davanti Serena Williams perderei il posto che mi spetta. Penso che non sia una cosa corretta e non sia la cosa giusta da fare. Perché non dovrei essere fra le teste di serie se ho il diritto di esserlo?”. Facile comprendere la sua posizione, ma il regolamento lo permette, quindi la slovacca non ha particolari appigli. Il regolamento dice che “il seeding deve seguire la classifica WTA, eccetto quando, secondo il comitato organizzatore, sia necessaria una modifica per produrre un tabellone più equilibrato”. La decisione di offrire una testa di serie a Serena va esattamente in quella direzione.
RAONIC SALE DI 18 POSTI, FOGNINI RETROCESSO
Nel maschile, invece, dal 2002 l’All England Club sfrutta la possibilità data dal Grand Slam Rulebook (e valida per tutti i Major, ma usata solo a Londra) di mettere mano alle teste di serie. Tuttavia, a differenza di quanto spesso di pensi, non c’è nulla che va a discrezione degli organizzatori: l’elenco adottato dai Championships è frutto di una pura somma matematica, che alla classifica ATP aggiunge tutti i punti raccolti sull’erba degli ultimi dodici mesi (che quindi, di fatto, vengono raddoppiati) e anche un ulteriore 75% dei punti relativi al miglior risultato nei dodici mesi ancora precedenti. Dal totale che ne deriva viene stilata la lista, la quale – conviene ricordarlo – è comunque riservata solamente ai primi 32 della classifica ATP. Andy Murray, per fare un esempio, sarebbe al numero 20 dell’elenco, ma non essendo fra i primi 32 non rientra nei “papabili” per la testa di serie. Mentre Marco Cecchinato, che altrimenti – senza alcun risultato sull’erba – sarebbe stato scavalcato da un buon numero di colleghi, avrà comunque la sua testa di serie (31). A conti fatti, soli sette giocatori hanno ricevuto la stessa posizione che gli sarebbe spettata in base alla classifica, a fronte di ben 25 modifiche. La più evidente riguarda Roger Federer, che pur essendo n.2 del mondo sarà la prima testa di serie, mentre il giocatore ad aver ricevuto i maggiori benefici dalla formula è Milos Raonic, che da n.31 si trova proiettato alla tredicesima testa di serie, in virtù della finale del 2016. Promozione importante anche per Marin Cilic, che da numero 5 ATP avrà la terza testa di serie, e si è guadagnato la possibilità (meritata in virtù di quanto visto al Queen’s) di evitare uno dei top-4 ai quarti di finale. Passi avanti anche per Djokovic e Kyrgios, entrambi promossi fra i primi 16, mentre non ride Fabio Fognini. Il ligure è stato retrocesso dal numero 16 al 20, perdendo la possibilità di evitare uno dei top-16 in un ipotetico terzo turno. Un dettaglio che può pesare.
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