Riccardo Bisti
19 August 2018

La Tennis Integrity Unit punisce un altro carneade

Otto mesi di squalifica e 7.000 dollari di multa (con metà della pena sospesa) per il tedesco Luca Gelhardt, numero 1.065 ATP, giocatore di terza-quarta fascia. Ha effettuato 280 scommesse su tre account diversi, dal 2012 al 2015. Significa che la TIU è davvero in grado di “beccare” tutti, o che è molto complicato scovare nomi più noti?

Quando escono queste notizie, la domanda è sempre la stessa: la rete investigativa creata dalla Tennis Integrity Unit è talmente forte da riuscire a individuare tutti gli illeciti, oppure il fatto che ci cadano soltanto i cosiddetti “pesci piccoli” può significare che non ci sia voglia e/o interesse nel punire i più forti, con tutte le conseguenze del caso (su tutte, un grave danno d'immagine per il tennis)? In attesa di conoscere la risposta (ammesso che arrivi...), registriamo l'ennesima mini-squalifica: ad essere punito è il carneade tedesco Luca Gelhardt, uno dei tantissimi giocatori che veleggia nell'inferno dei tornei Futures, peraltro con poche chance di uscirne. Gelhardt è stato ritenuto colpevole della più “classica” delle infrazioni: ha scommesso su partite di tennis, probabilmente per diletto. Ha effettuato 280 giocate nel periodo compreso tra il dicembre 2012 e il novembre 2015. Il numero di scommesse sembra enorme, in realtà si tratta di un volume non troppo elevato, specie se si tratta di scommettitori abituali. Difficile pensare che avesse informazioni riservate e abbia usato il betting per trarre guadagni illeciti: tuttavia, il Tennis Anti Corruption Program parla chiaro: i tennisti non possono scommettere sul loro sport. E allora gli hanno rifilato otto mesi di sospensione più 7.000 dollari di multa. Per sua fortuna, metà della squalifica gli è stata sospesa: dovrà versare 3.500 dollari nelle casse TIU e potrà tornare a giocare il 16 dicembre 2008, anziché il 16 aprile 2019.

UN GIOCATORE DI TERZA-QUARTA FASCIA
​Gelhardt aveva tre account diversi, e ha svolto la sua attività di scommettitore in un periodo compreso tra i 18 e i 21 anni di età. Nel comunicato stampa, la TIU informa che nessuna delle 280 scommesse riguardava un suo match, e che non sono stati trovati indizi sul fatto che abbia cercato di corrompere qualche incontro. Per questo, la sentenza pronunciata da Charles Hollander non gli trancerà la carriera. Il problema di Gelhardt rimane la sua qualità: oggi ha 23 anni e non è mai andato oltre il numero 848 ATP, classifica ottenuta lo scorso marzo. Attualmente è numero 1065, ranking utile per giocare soltanto alcuni tornei Futures. Nei tornei con un montepremi superiore, potrebbe al massimo giocare le qualificazioni. Quest'anno non ha mai raggiunto i quarti di finale in 18 tornei giocati. Gelhardt ha violato l'articolo D.1.a del regolamento anti-corruzione, quello che vieta a chiunque di scommettere o cercare di scommettere su una competizione tennistica. Da parte sua, la Tennis Integrity Unit continua a ribadire di voler adottare la tolleranza zero in merito ai fenomeni di corruzione. Ad oggi, dopo quasi 10 anni di attività, i giocatori più forti ad aver ricevuto squalifiche di un certo peso sono stati Daniel Koellerer e Nicolas Kicker. E allora, inevitabilmente, torna la domanda che ci eravamo posti nelle prime righe.

© RIPRODUZIONE RISERVATA