Marco Caldara - 10 May 2018

La Pliskova fa paura anche sulla terra

Karolina Pliskova sembra aver trovato un feeling incredibile con la terra battuta. Dopo il successo a Stoccarda, la numero 6 del mondo si guadagna la semifinale a Madrid, battendo in due set Simona Halep, sua storica bestia nera. "Sono sorpresa dai miei risultati", dice Karolina, alla nona vittoria di fila sul rosso. Può puntare alla prima finale in un Mandatory.

La statistica è curiosa: malgrado Karolina Pliskova sia nel giro grosso da almeno un paio d’anni, e abbia raggiunto anche la prima posizione della classifica mondiale, non ha mai giocato nemmeno una finale a livello Premier Mandatory, ovvero fra Indian Wells, Miami, Madrid e Pechino, i tornei che dopo gli Slam distribuiscono più punti. Viste le sue caratteristiche tecniche si direbbe che gli appuntamenti più adatti per sfatare il tabù siano i tre sul cemento, invece la 26enne ceca di Louny è più che mai vicina alla traguardo alla Caja Magica, grazie al un feeling con la terra battuta mai visto nelle stagioni precedenti. Aveva dato qualche bel segnale sconfiggendo Angelique Kerber a Stoccarda in Fed Cup, e su quello stesso campo la settimana successiva si è regalata il primo titolo di spessore sul rosso. Non contenta, ha infilato altre quattro vittorie a Madrid, allungando a nove la sua striscia di successivi consecutivi grazie al 6-4 6-3 imposto alla numero uno del mondo Simona Halep, che a Madrid aveva vinto sia nel 2016 sia nel 2017. Le condizioni del torneo spagnolo sembrano costruito ad hoc il suo tennis, tanto che nei primi tre incontri di questa edizione la tennista di Costanza aveva lasciato appena nove game a tre ottime avversarie come Makarova, Mertens e Kristyna Pliskova, e in più c’erano ben sei precedenti su sette a darle ragione. Tuttavia, stavolta nell’eterna battaglia fra attacco e difesa ha prevalso l’aggressività della Pliskova, capace di trovare quell’equilibrio fra rischio e solidità che sa rendere il suo tennis davvero devastante, e sul rosso diventa ancora più prezioso. Per far funzionare a dovere il motore le sono bastati solo i primi due game: ha vinto due punti su dieci ed è finita sotto per 2-0, ma il solito copione che aveva spesso regalato il successo alla Halep (e anche piuttosto agevolmente) stavolta è stato stracciato da una reazione immediata.

“SORPRESA DAL MIO RENDIMENTO”
La Pliskova ha subito recuperato lo svantaggio e poi non mai ha più concesso più di due punti nello stesso turno di battuta, trovando una continuità impressionante al servizio. La trama del confronto è stata molto simile a tutte le altre volte, con una sola grande differenza: a sbagliare per prima era quasi sempre la Halep e non la ceca, tanto che a fine match Simona ha chiuso con la bellezza di 26 errori gratuiti, quantità che di solito mette insieme in tre partite. Colpa di una giornata non troppo positiva, ma anche merito di una Pliskova che l’ha costretta a rischiare e provare a prendere l’iniziativa quanto prima, per evitare di essere travolta. Simona ci ha provato e non ci è riuscita, e un break nel terzo game del secondo set ha sancito la fuga definitiva di Karolina, che ha continuato a spazzolare le righe a suon di vincenti (“oggi aveva un contratto con le righe”, avrebbe detto ridendo la Halep in conferenza stampa) fino a guadagnarsi la semifinale, dopo appena 69 minuti di partita. “Sono sorpresa dai risultati che sto ottenendo sulla terra battuta – ha detto la Pliskova –, specialmente se guardo alla striscia di match vinti consecutivamente fra Stoccarda e qui, malgrado dei tabelloni impegnativi. Vedendo le giocatrici in gara qui, mi sarei accontentata di superare un turno, invece sono in semifinale. Ho sempre pensato che le condizioni di gioco di questo torneo potessero aiutarmi, ma non ho mai giocato particolarmente bene. Ci sto riuscendo quest’anno: alcuni match all’inizio del torneo sono stati delicati (si riferisce al duello con la Azarenka, vinto 6-2 1-6 7-5, ndr), mentre questo è stato perfetto”. Da numero sei del seeding, la Pliskova è la miglior giocatrice rimasta in corsa, e venerdì sera se la vedrà contro una fra Petra Kvitova e Daria Kasatkina, impegnate in serata nell’ultimo match sul Manolo Santana.

MUTUA MADRID OPEN - Quarti di finale donne
Karolina Pliskova (CZE) b. Simona Halep (ROU) 6-4 6-3

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