Riccardo Bisti - 25 February 2018

Eleganza Stan: niente ingaggio di Marsiglia

Costretto al ritiro per un dolore al ginocchio, Stan Wawrinka rinuncia all'ingaggio dell’Open 13 di Marsiglia. Una parte resterà al torneo, oltre 50.000 euro andranno a varie associazioni benefiche per i bambini. “Aveva già chiesto di restituire l'ingaggio in passato” dice il direttore Jean Francois Caujolle.

Giovedì sera, Stan Wawrinka ha lasciato il campo di centrale di Marsiglia a testa bassa. Aveva gli occhi bagnati dalle lacrime, nascosti dall'asciugamano. Si è ritirato mentre era in svantaggio 6-4 1-1 contro il bielorusso Ilya Ivashka. C'è preoccupazione per le sue condizioni fisiche: al momento di giocare una volèe, sul 3-3 nel primo set ha sentito un dolore al ginocchio sinistro, già operato due volte lo scorso agosto. “Era disperato – ha detto Jean Francois Caujolle, direttore del torneo – c'è poco da dire: ha un grande palmares, lavora molto. Ha 33 anni e non è certo all'inizio della sua carriera, ma reagisce sempre come se fosse un giovane. È convinto di avere ancora qualcosa da dare. Ha ripreso a giocare troppo presto? Non lo so, ma era davvero disperato, non pensava di avere tutte queste difficoltà”. Wawrinka si è fatto apprezzare da Caujolle e da tutti gli appassionati: prima di lasciare Marsiglia, ha informato di voler rinunciare al suo ingaggio per partecipare a questo torneo. “Una parte del denaro resterà all'organizzazione, una parte andrà ad associazioni benefiche” dice Caujolle, sottolineando che era il desiderio di Wawrinka e che il torneo lo ha sposato in pieno. “Avremmo potuto tenerci tutto, ma non fa parte della nostra mentalità. Saranno circa 50.000 euro, forse un po' di più, per diverse associazioni. Alcune scelte dal consiglio dipartimentale, e un paio a cui partecipa Wawrinka. I protagonisti saranno sempre i bambini”.

TANTI DUBBI PER IL FUTURO
Non è la prima volta che Wawrinka chiede di restituire un ingaggio a Marsiglia: due anni fa aveva perso nei quarti e aveva detto a Caujolle che non avrebbe accettato soldi extra. In quell'occasione, il direttore non accettò. “Pensava di non aver fatto il suo dovere, ma aveva perso 7-5 al terzo nei quarti: aveva fatto la sua parte fino in fondo!”. Quest'anno la garanzia era scesa del 50%, ma secondo Caujolle aveva già fatto un gesto importante nel presentarsi. “Al momento della firma era ancora numero 4 al mondo. È una bella storia, giocatori come lui hanno un'umanità”. Resta il problema dell'infortunio al ginocchio, vera incognita per il futuro. Il post operazione dell'anno scorso gli aveva fatto dubitare sul futuro, adesso ammette di star vivendo un momento difficile e non essere sicuro se sarà in grado di tornare al 100%. “Gli ultimi giorni di allenamento erano stati buoni – aveva detto – ero quasi sorpreso da quanto mi sentissi bene. Però in partita, tra dubbi e voglia di fare bene, è tutto diverso”. I medici sostengono che certi dolori siano normali dopo un paio di interventi del genere, “ma se avessi sentito qualcosa del genere il giorno prima, non sarei sceso in campo. Sono tempi duri, queste settimane iniziano ad essere complicate e la cosa dura ormai da parecchio. Sapevo che avrei avuto bisogno di tempo. Purtroppo, devo vivere una fase come questa”. Per adesso, Wawrinka risulta ancora iscritto ai tornei Masters 1000 di Indian Wells e Miami.

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