Riccardo Bisti - 13 February 2018

Maria inciampa nelle trappole della Niculescu

Per un set e mezzo, Maria Sharapova gestisce lo strano stile di gioco della rumena. “Ma poi ho capito il suo tennis” dice la Niculescu, autrice di una delle più prestigiose vittorie in carriera. Ammessa con una wild card, Masha sembra ancora lontana dai livelli pre-infortunio. Un po' troppo lontana: tornerà quella di un tempo?

La Sharapova di un tempo è definitivamente evaporata? Difficile trarre conclusioni. Non c'è dubbio, tuttavia, che prima della squalifica avrebbe trovato il modo di domare Monica Niculescu, ottima giocatrice che però da qualche tempo si sta dedicando con più assiduità al doppio, rimettendoci qualcosa in singolare. Nota per il suo gioco strano, fondato su un dritto in slice che non è esattamente un capolavoro estetico, ha infilato la sorpresa di giornata al Qatar Total Open di Doha, primo Premier Five del 2018, capace di attirare nove delle prime dieci (manca soltanto Venus Williams). Finito il primo set, nessuno pensava che Maria si sarebbe fatta sorprendere in rimonta. Invece è finita 4-6 6-4 6-3 per la Niculescu, che dopo il successo ha difeso il suo bagaglio tecnico: “Amo il mio modo di giocare e amo essere unica. Penso che il mio drittto in slice sia un'arma. Quando mi sento bene sul campo, poi gioco rilassata e posso essere pericolosa”. Lo ha dimostrato in Qatar, cogliendo una vittoria inattesa in virtù dei suoi recenti risultati in singolare. Sotto di un set e di un break, la Niculescu non si è mai arresa, convinta che prima o poi sarebbe arrivato il passaggio a vuoto della russa. Nel terzo, Masha è crollata dal 3-3, perdendo 12 degli ultimi 13 punti. “All'inizio mi sono limitata a un tennis difensivo, stavo dietro la riga e non facevo altro che difendere – ha detto la Niculescu – a un certo punto ho iniziato a servire meglio, sono arrivati alcuni colpi vincenti. A quel punto il mio gioco è cambiato, non mi sono più limitata a difendere. La chiave della partita è quando ho capito il suo gioco. Grazie al dritto in slice ho fatto un passo in avanti e i miei colpi erano più profondi. Non è facile battere una giocatrice così forte al terzo set. Di solito, quando arrivi sul 3-3, loro giocano meglio. Invece ho colto l'attimo e ho vinto".

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