Riccardo Bisti - 12 December 2017

Telenovela Prato: spaccatura, (quasi) forfait, scudetto

Una diatriba per il ruolo di capitano in A1 femminile aveva creato una spaccatura all'interno del TC Prato. Le divergenze sul ruolo di Carla Mel hanno portato alla caduta del Consiglio Direttivo e a un campionato vissuto pericolosamente: alla vigilia della semifinale, Camerin e Dentoni erano ormai fuori dal progetto e avrebbero dovuto giocare le riserve. Ma poi...

Abbracci, sorrisi, persino qualche lacrima di commozione. C'erano tanti sentimenti dietro i volti e le espressioni delle ragazze del Tennis Club Prato. Dopo una dura battaglia contro il Club Atletico Faenza, chiusa al doppio di spareggio, il club toscano ha intascato il quinto scudetto in A1 femminile, il quarto di una generazione che dal 2010 non sbaglia un colpo. Otto finali consecutive con uno zoccolo duro composto da Maria Elena Camerin, Corinna Dentoni e l'appassionata capitana Carla Mel. In questi anni, anche lo spettatore più distratto si sarà abituato al suo vivace gesticolare. E non è passato inosservato il fatto che, al PalaPaternesi di Foligno, in panchina ci fosse qualcun altro, l'esperto maestro Gianluca Rossi. Ma bastava alzare lo sguardo e la Mel era lì, in prima fila, emozionata come sempre nel sostenere le sue ragazze. Chiunque segua il tennis, in particolare la Serie A1, sa quanto sia speciale lo spirito di gruppo creato dalla ex giocatrice genovese (ma trapiantata a Prato da una vita), sia con il duo Dentoni-Camerin che con tutte le altre, comprese le ultime arrivate Lucrezia Stefanini, Giulia Peoni e Lisa Piccinetti. Non c'è un solo appassionato che non si sia domandato come mai la Mel non fosse in panchina. Si tratta di una storia curiosa, un mix tra tennis e politica sportiva che poteva avere conseguenze devastanti sullo svolgimento stesso delle fasi finali. La verità è che Corinna Dentoni e Maria Elena Camerin, decisamente le più forti del team, sono state ad un passo dal non giocare né la semifinale, né la finale. Ma andiamo con ordine.

SEMIFINALE CON LE RISERVE”
Pugi è rimasto in sella ad interim e ha chiesto (e ottenuto) che Carla Mel non sedesse in panchina. In effetti, è stato messo in piedi un campionato al risparmio. Camerin e Dentoni avevano raggiunto un accordo per giocare tre partite a testa nel girone, ma le cose si sono complicate quando è sopraggiunto il forfait di Martina Trevisan: notizia pessima dal punto di vista sportivo, ma che ha liberato un “tesoretto” potenzialmente spendibile altrove (non certo nelle tasche della capitana, che ha sempre ricoperto gratuitamente il ruolo). Il campionato, in effetti, è stato di sofferenza: un paio di pareggi e la sconfitta contro il C.A. Faenza erano lo specchio di una squadra mai al completo. All'ultima giornata della Regular Season, Prato doveva vincere contro Ceriano per salvaguardare il posto ai play-off, ma sia Dentoni che Camerin avevano già giocato le tre partite pattuite. Si poneva, dunque, il problema di pagare un quarto gettone di presenza. Alla vigilia dell'incontro sarebbero emerse una serie di difficoltà economiche: in altre parole, per il circolo sarebbe stato un investimento troppo oneroso. Le trattative, alla fine, si sarebbero concluse con una fumata grigia: Camerin e Dentoni in campo, ma con metà del solito compenso. Le due giocano, vincono 3-1 e Prato sventa la minaccia dello Sporting Stampa Torino. Ma non è finita qui: prima della semifinale contro il TC Parioli, pare che il presidente Pugi abbia chiamato Dentoni e Camerin. Ringraziandole per il loro lavoro, le avrebbe congedate: “Contro il Parioli giocano Stefanini, Piccinetti e Peoni”. Traduzione: risparmio garantito, sconfitta quasi sicura. Il caso ha voluto che due delle tre ragazze del vivaio abbiano avuto problemi fisici: la Piccinetti non era in grado di servire, la Peoni si è presa un virus di stagione.

LIETO FINE
C'è dunque stato il rischio concreto che Prato non scendesse in campo nella doppia semifinale: pare che l'ipotesi del forfait sia stata presa in considerazione, con il club disposto a pagare la multa in caso di mancata presentazione. Tale opzione è stata scartata perché una rinuncia avrebbe comportato la perdita del diritto ai vari rimborsi (articolo 68 del Regolamento Tecnico Sportivo FIT) A quel punto, rimaneva una sola opzione: richiamare Corinna Dentoni e Maria Elena Camerin. “Abbiamo già preso impegni per il weekend: veniamo solo dietro giusto compenso” avrebbero risposto. Si narra che l'OK sia arrivato soltanto dopo la visione dei certificati medici che hanno confermato l'indisponibilità di Peoni e Piccinetti. Il resto è storia recente: al termine di due battaglie furibonde, entrambe chiuse al doppio di spareggio, il Tennis Club Prato ha confermato il suo scudetto rosa. Non è da escludere che sia stato complicato anche trovare un accordo per la finale, ma a quel punto sarebbe stato un clamoroso autogol presentarsi a Foligno con le riserve o – peggio – dare forfait. Con la diretta TV e una grande visibilità su scala nazionale, sarebbe stato un grave danno d'immagine. Insomma: quella che poteva diventare una brutta pagina, con una squadra assente in semifinale, si è trasformata in una bella favola sportiva. Uno sceneggiatore non l'avrebbe potuta immaginare meglio: il 20 novembre, Maria Elena Camerin e Corinna Dentoni erano ex giocatrici del TC Prato, mentre il 9 dicembre hanno stretto tra le mani un pezzo di stoffa tricolore. Il più bello, perché sofferto anche fuori dal campo. Cosa succederà l'anno prossimo, sia nella dirigenza del TC Prato che nel Campionato di Serie A1, non lo possiamo sapere. Ma era giusto raccontare questa storia.

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