Marco Caldara - 05 December 2017

Fra vacanze e premi, il tempo stringe: “Rafa” ha 23 giorni

Dopo le vacanze ai Caraibi e una comparsata alle Bahamas a tifare per Tiger Woods al Hero World Challenge di golf, Rafael Nadal è stato premiato a Madrid come miglior sportivo spagnolo degli ultimi 50 anni. Ora è tempo di iniziare a lavorare per la prossima stagione e risolvere i problemi al ginocchio: il primo appuntamento del suo 2018 dista poco più di tre settimane.

Dopo qualche giorno di relax ai Caraibi con amici e fidanzata, Rafael Nadal è pronto a iniziare nella sua Manacor la preparazione in vista della stagione 2018. Ma prima di potersi chiudere fra le mura della sua Academy, a lavorare con Carlos Moya e tutto lo staff, il maiorchino ha appena trascorso qualche giorno colmo di impegni extratennis, prima alle Bahamas e poi in Spagna. Prima di rientrare dalle vacanze, infatti, il numero uno del mondo ha partecipato come spettatore al Hero World Challenge di golf, seguendo da vicino l’esordio del suo amico Tiger Woods, più che mai intenzionato a tornare seriamente a competere nel PGA Tour. E una volta rientrato in Spagna “Rafa” si è fermato a Madrid per un paio di eventi. Nel pomeriggio di lunedì ha partecipato a un evento del brand di telecomunicazioni Telefonica, sponsor della sua Rafa Nadal Academy, al quale ha “prestato” per un’esposizione nella Capitale i trofei più importanti conquistati in carriera, che hanno casa nel museo allestito proprio nella sua accademia. In serata, invece, ha partecipato alla cena di gala organizzata al Cibeles Palace dal quotidiano sportivo AS, per celebrare il cinquantesimo anniversario della pubblicazione. Fra i tanti premi consegnati nel corso della serata, alla presenza del Re di Spagna Filippo VI, Nadal ha ricevuto il più importante: è stato eletto miglior sportivo spagnolo degli ultimi 50 anni. “Prima di tutto – ha detto Nadal – voglio ringraziare Sua Maestà, che ha presieduto questo galà, e in secondo luogo congratularmi con tutti gli altri vincitori. Ma anche con i tanti altri sportivi spagnoli. Qui ne sono stati premiati tanti, ma meritano una menzione speciale anche tutti coloro che stasera non hanno ricevuto alcun premio, ma nella propria carriera hanno avuto successi importanti. Lo sport è come una grande famiglia: se noi oggi siamo qui, è anche merito di chi in passato ci ha mostrato la strada giusta da percorrere per diventare atleti di successo”.

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