Secondo quanto riportato da The Athletic, il coach croato starebbe affrontando un arbitrato privato per provare a ridurre la sospensione inflitta dalla WTA a inizio di quest’anno

Un nuovo capitolo si aggiunge all’ormai infinita telenovela che vede coinvolto Stefano Vukov. Il coach croato era sulla panchina di Elena Rybakina fino allo scorso US Open, prima di essere allontanato e ricevere nei primi giorni dell’anno la sospensione provvisoria da parte della WTA per una possibile violazione del codice di condotta. La sospensione è diventata poi definitiva circa un mese dopo – della durata di un anno – ed è quindi stato impedito a Vukov di poter entrare in ogni tipo di circolo affiliato e soprattutto di poter allenare Rybakina, che poco prima della notizia della sospensione provvisoria aveva richiamato il suo vecchio coach per tornare a collaborare con lui.

E bene, secondo quanto riportato da The Atletic, la notizia è che Stefano Vukov avrebbe presentato ricorso per ridurre la sospensione e poter così tornare ad allenare. Si tratta di un arbitrato privato – come previsto dal regolamento WTA – e non di un processo in un tribunale, di cui al momento non si hanno notizie ulteriori: i due testimoni, che hanno chiesto di rimanere in anonimato, non hanno riferito ulteriori informazioni, e Vukov nonostante sia stato contattato non ha voluto commentare la notizia.

A onor di cronaca occorre ricordare che la WTA non ha mai dichiarato quale sia stato l’articolo di codice condotta che Vukov ha violato e nonostante le tante indiscrezioni dei mesi scorsi, nessuna delle parti in causa ha mai rilasciato dichiarazioni ufficiali.