In un match che ha visto un totale di 11 break consecutivi, l’americana ha avuto il merito di giocare meglio i punti decisivi e si regala la quarta finale della stagione

Con qualche rammarico di troppo termina in semifinale il cammino di Jasmine Paolini nel WTA 1000 di Wuhan! La numero uno d’Italia è stata sconfitta da Coco Gauff con il punteggio di 6-4, 6-3 in poco meno di un’ora e mezza di gioco, con l’americana che così conquista la quarta finale del suo 2025 e proverà a portare a casa il titolo contro una tra Sabalenka e Pegula. Dopo l’incredibile prestazione di ieri, Paolini non riesce a ripetersi e in un match che ha visto un totale di 11 break consecutivi tra la fine del primo e l’inizio del secondo set è costretta in ultimo ad arrendersi alla sua avversaria. Nulla è compromessa per l’azzurra sul piano della corsa alle WTA Finals, con il vantaggio di 218 punti su Elena Rybakina che sarà un prezioso bottino da difendere negli ultimi tornei della stagione.
Il primo squillo da parte di Paolini è una risposta di puro istinto sulla seconda di Gauff nel primo punto del quinto gioco, aspetto che già nella giornata di ieri contro Swiatek aveva portato in dote diversi punti. Nello stesso game ci sarebbe anche la possibilità di avere le prime palle break dell’incontro, ma sul 15-30 un nastro beffardo premia l’americana che poi tiene il servizio a trenta. Palle break che invece arrivano puntuali per Gauff nel gioco successivo, e sulla seconda palla break gioca un dritto in cross che lascia ferma Paolini e che vale il break, 4-2. Immediata la reazione di Jasmine che grazie a un bel passante di dritto e un paio di errori dell’americana si rifà subito sotto nel punteggio, inaugurando una serie di break e contro break fino al definitivo 6-4 in favore di Gauff. A fare la differenza in negativo per l’azzurra il rendimento con la prima di servizio: nonostante l’86% di prime palle in campo, sono solamente poco più di uno su due i punti portati a casa.
La maledizione della giocatrice al servizio non si interrompe neanche a inizio secondo set, con due break su altrettanti game disputati. Il rimpianto maggiore è per Paolini che dopo aver strappato il servizio Gauff era avanti 40-15, ma l’americana è riuscita a giocare un paio di vincenti di buona fattura. Nessuna delle due riesce in questa fase a trovare continuità negli scambi e il gioco è piuttosto frammentato, più affidato a soluzioni estemporanee che ad una costruzione del punto sul piano tattico. La serie infinita di break arriva a quota 11 consecutivi – con il punteggio fissato sul 3-3 – con due elementi a farla da padrone: per Gauff la capacità di accelerare con il dritto in lungo linea, per Paolini le difficoltà al servizio dell’americana che solo nel secondo set ha commesso 6 doppi falli (e quasi tutti sul primo punto del game). Nonostante questo la prima a tenere il servizio è proprio la numero tre al mondo che sale così 4-3, e nel game successivo strappa ancora il servizio all’azzurra e si porta così a un solo turno di battuta dalla finale. Questa volta l’americana non perdona e nonostante qualche difficoltà a chiudere sul terzo match point arriva una volee in allungo che chiude le ostilità.