Le parole del tennista greco, testa di serie numero 24 ai Championships, costretto a fermarsi per un problema alla schiena nella sfida con Valentin Royer

Foto Ray Giubilo

LONDRA – È già finita la corsa di Stefanos Tsitsipas a Wimbledon. Il tennista greco, accreditato come testa di serie numero 24 dei Championships, dove non si è mai spinto oltre gli ottavi di finale, è stato costretto al ritiro al termine del secondo set della sfida con il qualificato francese Valentin Royer sul punteggio di 6-3 6-2. In conferenza stampa, Tsitsipas ha spiegato il motivo del forfait: “Sono abbastanza sicuro il problema sia simile a quello delle Nitto ATP Finals di due o tre anni fa, quando dovetti ritirarmi contro Holger Rune. È uno di quegli infortuni che non puoi prendere alla leggera, perché il tennis è uno sport di rotazione, e se non puoi farlo, allora non c’è motivo di giocare. È un problema con cui ho a che fare da molti anni ormai, la parte bassa della schiena sinistra. È esattamente quello che ha dovuto affrontare anche Arthur Fils nelle ultime due settimane giocando al Roland Garros. Ho la sensazione che possa essere un infortunio molto complicato“.

Il greco ha poi aggiunto: “Stavo giocando un buon tennis. Ero contento del mio livello. Sentivo di avere buone possibilità a Wimbledon. Non so davvero cos’altro dire. È difficile capire cosa sia successo. Fisicamente c’è stato un giorno in cui non stavo bene. Mi crea molta frustrazione, molta incertezza. È probabilmente la situazione più difficile che abbia mai affrontato, perché è un problema continuo che non sembra scomparire o attenuarsi tanto. Io stesso, come persona, ho un limite a un certo punto, quindi dovrò sicuramente avere la mia risposta definitiva sul fatto di voler fare qualcosa o meno nei prossimi due mesi. L’intervento chirurgico non sarebbe assolutamente un’opzione, e il danno è già stato fatto. È davvero un peccato, perché ricordo di essermi detto che sarebbe potuto succedere qualcosa quando ho giocato la Coppa Davis e sono dovuto andare in Cina poche settimane dopo. Questo è per far capire che il tour può essere molto impegnativo per il corpo“.