Questa edizione degli US Open ha confermato a tutti quanto l’azzurro e l’iberico siano superiori alla concorrenza

Foto di Ray Giubilo

Da New York – Jannik Sinner e Carlos Alcaraz sono pronti a contendersi il titolo degli US Open e la prima posizione del ranking mondiale, in quello che si prospetta come l’ennesimo capitolo di una rivalità che è già storia. Il numero 1 del mondo vuole difendere il titolo vinto qui l’anno scorso e ribadire la sua imbattibilità sul cemento, mentre il fuoriclasse spagnolo desidera vendicare la sconfitta a Wimbledon e tornare numero 1 del mondo proprio nel luogo in cui tutto era cominciato. Il 22enne di Murcia ha sollevato il suo primo titolo Major proprio a Flushing Meadows nel 2022, diventando il più giovane numero 1 nella storia del tennis, e per la prima volta nella sua carriera ha raggiunto una finale del Grande Slam con il ruolino immacolato (zero set persi e due soli break subiti in tutto il torneo).

A differenza di Alcaraz, che non ha avuto particolari difficoltà durante la sua ‘run’ dominando tutti gli avversari, Jannik ha lasciato per strada due set e ha avuto un problema agli addominali durante la semifinale contro Felix Auger-Aliassime. Il 24enne di Sesto Pusteria ha richiesto l’intervento del fisioterapista alla fine del secondo set e il canadese ha davvero creduto nel colpaccio, ma il quattro volte campione Slam ha superato brillantemente quel momento di difficoltà ed è tornato a giocare al meglio delle sue possibilità nell’ultima parte dell’incontro. Il suo coach Simone Vagnozzi ha minimizzato il problema e ha assicurato che l’italiano sarà prontissimo per la finale odierna, che porta con sé una posta in palio enorme e richiede ovviamente la miglior versione di Sinner.

Semmai ce ne fosse stato bisogno, questa edizione degli US Open ha confermato a tutti che l’azzurro e lo l’iberico sono due gradini davanti alla concorrenza in questo momento. Parlando con i media a ridosso della finale maschile, l’ex numero 1 del mondo Mats Wilander ha espresso una considerazione molto forte sul divario tra Sinner-Alcaraz e il resto dei giocatori: “Non trovo che i tornei siano diventati noiosi a causa di questi due campioni, perché ogni volta che si affrontano in finale ci si aspetta qualcosa di molto speciale. Il motivo che rende l’italiano e lo spagnolo così superiori agli altri è che sono incredibilmente completi. Interpretano questo sport con uno spirito differente rispetto a ciò a cui eravamo abituati fino a 2-3 anni fa. Sono molto più aggressivi rispetto agli altri giocatori e mantengono sempre questa attitudine, non solo ogni tanto. Sempre!”