A poche ore dalla prima semifinale degli US Open, la leggenda svedese ha illustrato la possibile strategia di Nole

Da New York – Ogni volta che affronta Jannik Sinner e Carlos Alcaraz, specialmente nei tornei del Grande Slam, Novak Djokovic è chiamato a ribaltare un pronostico che sembra scritto. Il 38enne serbo non vuole arrendersi allo scorrere inesorabile del tempo e ha dimostrato di avere ancora la capacità di innalzare il suo livello quando conta di più, sebbene il suo fisico non lo supporti come un tempo e fatichi maggiormente a mantenere alta l’intensità per un passo di tempo prolungato. L’ex numero 1 del mondo – che si trova al terzo posto della Race ATP nonostante una schedule molto ridotta – sarà protagonista della prima semifinale degli US Open 2025 contro Alcaraz, in quello che sarà il loro nono scontro diretto nel circuito. Nole conduce 5-3 nei precedenti e già sorpreso Carlitos agli Australian Open ad inizio anno, a cui va aggiunta la straordinaria impresa proprio contro l’iberico nella finale delle Olimpiadi di Parigi un anno fa.
Il 22enne spagnolo ha il vantaggio dell’età e si presenta a questa sfida molto fresco, se si considera che ha liquidato agevolmente tutti i suoi avversari non perdendo neanche un set lungo il suo cammino. Novak – al contrario – dovuto spendere parecchie energie per avere la meglio su Taylor Fritz nei quarti di finale, imponendosi in quattro set al termine di un match più lottato di quanto non dica il punteggio. Il quattro volte vincitore di questo torneo ha sicuramente cambiato marcia rispetto ai primi turni e non avrà la pressione di dover vincere per forza, che sarà tutta sulle spalle del suo rivale (desideroso di scavalcare Jannik Sinner e tornare in vetta al ranking mondiale).
Raggiunto dai colleghi di ‘Sportklub‘ poche ore prima della semifinale, la leggenda svedese Mats Wilander ha brevemente illustrato cosa dovrà fare Novak per creare problemi a Carlos sull’Arthur Ashe Stadium: “Credo che Nole debba giocare più veloce di Carlitos e togliergli il tempo, così da evitare che lo spagnolo imponga il suo ritmo e lo obblighi a correre da una parte all’altra. Se Alcaraz controlla il ritmo della partita, Djokovic non ha alcuna chance, perché c’è troppo divario dal punto di vista atletico in questo momento.”