L’australiano – che ha affrontato sia Carlos che Jannik a Wimbledon – ha sviscerato le principali differenze tra i due giovani fenomeni

Tutti hanno ormai capito che Jannik Sinner e Carlos Alcaraz saranno i due punti di riferimento del tennis maschile almeno per i prossimi dieci anni, nella speranza che altri giovani talenti facciano il definitivo salto di qualità e rendano i tornei del Grande Slam ancora più elettrizzanti. Nonostante abbiano rispettivamente 23 e 22 anni, l’italiano e lo spagnolo hanno già creato una rivalità iconica e dato vita ad alcuni match che sono destinati a rimanere nella storia di questo sport. Il riferimento è al pazzesco quarto di finale degli US Open 2022 – che proiettò entrambi in una nuova dimensione – senza dimenticare ovviamente l’epica finale del Roland Garros 2025 durata 5 ore e 29 minuti.

La speranza degli appassionati è che i primi due giocatori al mondo si affrontino nella finale di Wimbledon domenica 13 luglio, ma entrambi devono ancora superare parecchi ostacoli e non possono concedersi distrazioni. Il fuoriclasse spagnolo ha superato i primi due round con qualche difficoltà più del previsto e non avrà vita facile contro Jan-Lennard Struff oggi, mentre l’azzurro ha concesso le briciole al suo connazionale Luca Nardi all’esordio e all’australiano Aleksandar Vukic ieri.

Quest’ultimo ha avuto la possibilità di affrontare Carlitos nell’edizione 2024 dei Championships e Jannik ieri sul Centre Court. In conferenza stampa, è stato chiesto al giocatore australiano – di chiare origini montenegrine – di sviscerare le principali differenze tra lo spagnolo e l’italiano. “Innanzitutto, bisogna ammettere che sono entrambi un paio di gradini sopra a tutti gli avversari. Alcaraz ti concede sicuramente più punti gratuiti, ha degli alti e bassi durante il match e puoi tirare un po’ il fiato in quei momenti. Sinner – al contrario – è semplicemente soffocante dall’inizio alla fine.”