Il romano, testa di serie numero 2 del Roland Garros junior, si è arreso in tre set al bulgaro Ivan Ivanov

PARIGI – Si è spento nei quarti di finale il sogno Slam di Jacopo Vasamì, numero 4 del mondo junior e testa di serie numero 2 al Roland Garros. Ha perso contro il bulgaro Ivanov – da lui battuto nella finale di pochi giorni fa al Bonfiglio – per 3-6 6-4 6-2 dopo un ottimo inizio e il crollo nel terzo set. In assenza del diciassettenne ragazzo di Avezzano – che non ha voluto rilasciare dichiarazioni – l’analisi lucida del match spetta al suo allenatore al Tennis Club Nomentano di Roma, Fabrizio Zeppieri.
«Dispiace aver perso perché Ivanov era il giocatore che gli dà più fastidio – le sue parole – dopo chissà, avrebbe potuto anche andare avanti, e comunque sarebbe diventato il nuovo numero 1 del mondo junior. Comunque la sua strada è solo all’inizio, il percorso di crescita è in atto. Jacopo è molto sveglio, è in gamba, sa dove migliorare, se capirà alcune cose anche questa sconfitta sarà importante».
Cosa è cambiato rispetto alla vittoria del Bonfiglio? «Avevamo studiato bene la partita, Jacopo oggi ha cominciato meglio, sembrava in controllo anche all’inizio del secondo set poi non ha sfruttato qualche occasione e sul 3-3 ha preso un break strano. A quel punto ha perso un po’ il senso del gioco, e nel terzo non ne aveva più mentalmente. Ha risposto male, attaccava Ivanov sul dritto, cosa che lui sapeva avrebbe dovuto assolutamente evitare. Ha giocato tante partite negli ultimi mesi, ci può stare».
E i tanti falli di piede chiamati? «Ci stiamo lavorando. Ultimamente ha cominciato a muovere l’appoggio del piede sinistro in anticipo e così sbaglia col destro, ma non c’è da preoccuparsi». Programmi futuri? «Adesso due settimane di allenamento, poi un Challenger, i tornei di Roehampton e Wimbledon (sarà l’ultimo a livello junior) e la convocazione della nazionale. Poi solo tornei senior. Il lavoro vero è appena cominciato».