Il coach di Jannik Sinner ha commentato il recente documentario Netflix su Alcaraz, “Carlos Alcaraz: My Way”

Hanno fatto discutere le dichiarazioni di Juan Carlos Ferrero tratte dalla docuserie Netflix “Carlos Alcaraz: My Way” nella quale si racconta l’ascesa al tennis mondiale del campione di Murcia. “La sua concezione del lavoro e del sacrificio è diversa dalla nostra – dice il coach del numero 2 del mondo -. È così diversa che mi fa dubitare che possa diventare il migliore della storia. Che abbia vinto quest’anno (nel 2024, ndr) due Grand Slam è molto bello, ma mantenere questi numeri ogni anno… Questo è davvero difficile“.
Parole che hanno messo alla luce il bisogno di Alcaraz di vivere una vita anche al di fuori del campo e lontano dai tornei e che hanno colpito anche l’allenatore di Jannik Sinner, Simone Vagnozzi, che ha condiviso le sue riflessioni sulla pressione a cui sono sottoposte le stelle del tennis.
“È importante capire che questi sono ragazzi di 22/23 anni che a volte vorrebbero anche vivere una vita – spiega Vagnozzi -. Invece, spesso, appena c’è una sconfitta, tutti li massacrano e sembra che non possano mai perdere. Ma dobbiamo ricordare che questi sono ragazzi che si sacrificano molto per fare ciò che gli piace“.