Lo zio di Rafa ha analizzato nel dettaglio la finale degli US Open e ha ‘applaudito’ le dichiarazioni dell’azzurro a fine match

Foto di Ray Giubilo

La finale degli US Open 2025 ha mostrato per la prima volta una superiorità netta di Carlos Alcaraz su Jannik Sinner, con il fuoriclasse spagnolo autore di una prestazione scintillante che gli è valsa il suo secondo titolo a New York e il ritorno in vetta al ranking ATP. Il 24enne azzurro – invece – non è mai riuscito ad imprimere il suo solito ritmo da fondo campo, venendo surclassato dal suo grande rivale se si eccettua una piccola reazione d’orgoglio nella seconda frazione (propiziata da un calo dell’iberico). In conferenza stampa, il nativo di Sesto Pusteria – che non avrà più la pressione di dover difendere la leadership mondiale – ha evidenziato la necessità di crescere ulteriormente come giocatore, aggiungendo nuove armi che rendano il suo tennis più imprevedibile.

Attraverso la sua rubrica sul quotidiano ‘El Pais‘, Toni Nadal ha espresso alcune considerazioni molto importanti sulla finale degli US Open andata in scena domenica scorsa: “Non c’è dubbio che Carlos sia stato il giocatore migliore in assoluto durante le due settimane a New York. Questo trionfo rappresenta sicuramente una tappa importante nella sua carriera, anche perché il suo grande rivale Sinner era considerato favorito su questa superficie.” Lo zio di Rafa ha poi aggiunto: “Forse non abbiamo ammirato la versione migliore di Jannik in finale, ma sarebbe stato difficilissimo per lui sollevare il trofeo anche se avesse giocato al 100%. Il primo set di Alcaraz è stato uno dei migliori di tutta la sua carriera, ha davvero rasentato la perfezione, prima di avere un lieve calo nel secondo. Nel terzo e quarto set abbiamo rivisto un Carlos deluxe, che ha saputo combinare potenza, intelligenza e creatività. Sinner è stato completamente sopraffatto dal tennis del suo avversario e non ha più avuto alcuna chance.”

Toni ha commentato anche le dichiarazioni dell’italiano in conferenza stampa: “Ha ammesso che dovrà cambiare alcuni aspetti del suo gioco per diventare meno prevedibile, specialmente contro un giocatore come Carlitos che non ha punti deboli. Non potrei essere più d’accordo con lui: Jannik possiede una consistenza e una potenza fuori dal comune, ma serve anche qualcos’altro se vuole prevalere nella rivalità con lo spagnolo.” Il prossimo torneo del numero 2 del mondo sarà l’ATP 500 di Pechino, dove l’anno scorso fu sconfitto in finale proprio da Alcaraz.